Estorsione ai proprietari di una casa all’asta, obbligo di dimora per un uomo di Montecalvo Irpino

L'uomo è accusato di aver preteso denaro da una coppia in cambio per non ostacolare il loro tentativo di riacquisire l'immobile oggetto della esecuzione giudiziaria. inchiesta cooordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Benevento con indagini affidate al Nucleo PEF di Avellino - Sezione Tutela Economia

Estorsione ai proprietari di una casa all'asta, obbligo di dimora per un cittadino di Montecalvo Irpino

Estorsione ai proprietari di una casa all’asta. Per questa accusa è stato eseguito a carico di  un uomo di Montecalvo Irpino un provvedimento di obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Il provvedimento cautelare è stato disposto dal Tribunale di Napoli, Sezione del Riesame, a seguito di appello del p.m. e confermata dalla Corte di Cassazione. L’indagato è gravemente indiziato dei reati di tentativo di estorsione ed esercizio abusivo dell’attività finanziaria.

La Suprema Corte di Cassazione

L’ACCUSA. L’uomo avrebbe preteso dai due coniugi, proprietari di una casa finita all’asta, la cifra di 11mila euro. In cambio avrebbe rinunciato a presentare un’offerta al rialzo per estrometterli dalla possibilità di riacquistare la pena titolarità sull’immobile. La pretesa sarebbe stata avanzata a risanamento di un presunto debito contratto dal padre di uno dei due. L’uomo sarebbe stato ben deciso a giocare al rialzo, secondo gli inquirenti. Infatti, poche ore prima dello svolgimento dell’asta giudiziaria, i coniugi sarebbero stati avvertiti dall’indagato che avrebbe rialzato, ad oltranza, il prezzo dell’immobile, se non avesse ricevuto i soldi richiesti. Nel frattempo, però, i due avevano già sporto denuncia alla Guardia di Finanza, che si è attivata. Secondo l’accusa, effettivamente l’aggiudicazione è avvenuta con una somma “decisamente spropositata” rispetto all’offerta delle persone offese.

Gli uffici della Procura di Benevento

L’INDAGINE. L’obbligo di dimora e di presentazione alla Polizia Giudiziaria è arriva per l’indagato al termine di un’inchiesta cooordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Benevento. In aggiunta, grazie alle articolate attività d’investigazione svolte dal Nucleo PEF di Avellino – Sezione Tutela Economia, veniva delineato un grave quadro indiziario in ordine al delitto di esercizio abusivo del credito, reato per cui l’indagato, già nel marzo del 2015, aveva riportato una condanna definitiva, poiché si accertava che il predetto aveva reiterato, almeno fino al maggio del 2018, condotte di abusivismo finanziario nei confronti di diversi soggetti, continuando a prestare stabilmente denaro a terzi e senza alcuna autorizzazione.

 

 

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