De Angelis: no traforo del Partenio, rifare le strade irpine

Il sindaco di Chiusano San Domenico d'accordo con altri amministratori locali: "la Provincia cambi rotta". Chiesto un tavolo in Prefettura per la manutenzione ordinaria e straordinaria del sistema viario

Quella della messa in sicurezza dell’Ofantina è una vicenda che ormai si trascina da almeno un decennio, e il dibattito sollevato in queste ore a seguito dei gravi incidenti stradali che si sono verificati sulla Statale 400 all’altezza del comune di Chiusano San Domenico non sono ascrivibili soltanto a mera polemica strumentale. Così come non vuole essere considerata una iniziativa strumentale la richiesta di convocazione di un tavolo in Prefettura sulla viabilità, firmata da un gruppo di sindaci irpini guidati dal primo cittadino di Chiusano Carmine De Angelis, e destinata al Prefetto di Avellino Maria Tirone per investirla a sollecitare la Provincia a considerare la viabilità come intervento prioritario.

“Ho affrontato la questione da consigliere provinciale nella scorsa legislatura ma anche come sindaco, senza riuscire ad ottenere nessun risultato” spiega De Angelis, che denuncia un inadempimento dell’ente intermedio di Avellino rispetto ad un protocollo d’intesa siglato fra Comune di Chiusano e Provincia nel 2016, che avrebbe garantito la messa in sicurezza della Strada Statale 400. “Il consiglio provinciale ha predisposto dei capitoli di spesa sull’Ofantina, approvati in bilancio e mai resi esecutivi” tuona il sindaco. “Con l’ex presidente Gambacorta ho approvato un protocollo d’intesa in cui il Comune si impegnava a fornire la progettazione esecutiva e la Provincia avrebbe finanziato l’intervento. Non solo. La Provincia nei fatti ha anche trascurato l’occasione fornita dai fondi Cipe, a cui non ha candidato alcun progetto, così oltre a non avere stanziato fondi interni sulla viabilità, non ha partecipato a nessun bando” continua.

De Angelis sottolinea che la gestione del parlamentino di Piazza Libertà risiede esclusivamente nelle mani del presidente pro tempore, e “come oggi l’asse è spostato verso Avella con Biancardi, nelle scorsa legislatura era spostato su Ariano Irpino con Gambacorta. Non dimentichiamo che sono stati utilizzati i fondi interni e il tesoretto per costruire i poli di eccellenza, camuffati da interventi di edilizia scolastica, e che invece erano una prerogativa della Regione, non della Provincia”.

La viabilità insomma, resta nel dimenticatoio delle prerogative di Palazzo Caracciolo, così come le funzioni assegnate dalla Legge Delrio all’ente intermedio: edilizia scolastica, controllo dell’ambiente e viabilità. “Acclariamo il fallimento della riforma Derlio che ha polarizzato l’intera gestione dei comuni sul presidente e i consiglieri. Questo fomenta una eterogenesi della Provincia che oggi si occupa di costruire il traforo del Partenio, della Fondazione per il turismo e la cultura; mentre le competenze sono chiare e ritagliate” sottolinea.

Il sindaco De Angelis docente di Diritto Pubblico all’Università Roma 3 ha già depositato una proposta di legge in Parlamento sul superamento della riforma Delrio che prevede il recupero dell’elezione diretta delle cariche provinciali e l’affidamento della gestione dei beni pubblici essenziali. L’attenzione degli amministratori in questi giorni è concentrata sull’Ofantina. “Parliamo di una infrastruttura nata negli anni ’60 per merito di Fiorentino Sullo, che non è mai stata destinataria di un intervento di riqualificazione nè messa in sicurezza. Nel tempo però c’è stato un aumento del flusso di traffico veicolare, con carichi sempre maggiori, e una corrispondente usura dei paracarri, l’assenza totale della luminosità” argomenta il sindaco, pronto a sottolineare una assoluta inadeguatezza a farsi carico del percorso alternativo dell’Ofantina bis a seguito della chiusura del ponte di Parolise.

“Oggi il vecchio tracciato ofantino subisce un carico maggiore a causa del traffico veicolare che arriva dall’Ofantina bis, indicato come percorso alternativo obbligatorio. I lavori del ponte di Parolise dovevano essere completati a febbraio scorso, ma ritengo che dureranno almeno per tutto l’anno, e si corre il rischio che le soluzioni temporanee diventino poi definitive. Per questo vorrei portare all’attenzione dei vertici provinciali la necessità di intervenire sulla Sp 39 e 88, che versa in gravi criticità. Cade in errore il presidente Biancardi se continua a sostenere che quella strada non sia di competenza provinciale: il provvedimento numero 112 del 98 che viene trasformato in decreto nel 2001 dalla giunta Maselli si trasferisce la SS400 verso Montemarano- Castelvetere alla Provincia”.

E infine il suggerimento. “Biancardi potrebbe proporre all’Anas di rimodulare gli ambiti di valutazione, 4 da 500 mila euro, e chiedere di attivare un protocollo d’intesa, anche se è difficile che l’Anas assegni risorse su strade non di sua competenza ma in compartecipazione con la Provincia. In base ai km di percorrenza di strade provinciali il Governo assegna un fondo ordinario destinato alla viabilità per garantire la manutenzione. Questa è la dimostrazione che se la Provincia deve essere il coordinamento dei comuni è necessario un tecnico alla guida dell’ente e non una figura politica. Inviterei inoltre la presidenza di Biancardi a rivedere il progetto del traforo ma anche quello della Fondazione sul turismo, per affrontare invece le criticità esistenti sulla viabilità della provincia”.

Con la trasmissione della nota e la richiesta di attivazione di un tavolo in Prefettura, De Angelis auspica l’apertura di un confronto teso a risolvere le criticità.


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