Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di apertura delle Universiadi, oggi 3 luglio 2019. (Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica). Accanto al Capo dello Stato: Presidente della Camera Roberto Fico, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il Sindaco della Città Metropolitana di Napoli Luigi  De Magistris,  il Presidente del Coni Giovanni Malagò, il Presidente della Federazione Internazionale Sport Universitari (FISU) Oleg Matytsin

Napoli capitale d’Italia nella notte dell’Universiade. Il presidente Mattarella ha aperto ufficialmente i Giochi Olimpici Universitari in una città che per una sera, dando lustro alle tradizioni di accoglienza, intraprendenza e creatività, ha indossato agevolmente i panni  della capitale morale italiana nel mondo. “Nella certezza che questo grande evento sportivo rinsalderà l’amicizia tra i popoli del mondo, dichiaro aperta la 30esima edizione dell’Universiade”, le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica. Presenti con il Capo dello Stato alla cerimonia di apertura nello Stadio San Paolo di Napoli: il Presidente della Camera Roberto Fico, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il Sindaco della Città Metropolitana di Napoli Luigi  De Magistris,  il Presidente del Coni Giovanni Malagò, il Presidente della Federazione Internazionale Sport Universitari (FISU) Oleg Matytsin.

Lo Stadio San Paolo durante la spettacolare manifestazione di apertura della 30esima Universiade
Il Vicepresidente della Giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola

BONAVITACOLA: SERATA STORICA PER NAPOLI E LA CAMPANIA. «Senza alcuna concessione alla retorica si può serenamente affermare che la serata di ieri al San Paolo lascerà un ricordo indimenticabile nella storia di Napoli e della Campania», ha dichiarato il Vicepresidente della Giunta Regionale, Fulvio Bonavitacola, commentando il risultato della serata inaugurale. «Bisogna tornare al lontano settembre 1963 per ricordare l’ultimo evento sportivo internazionale ospitato in questa città. Ma ai Giochi del Mediterraneo parteciparono un decimo dei paesi e degli atleti che rendono le Universiadi di questi giorni un evento sportivo davvero planetario», ha osservato. «E neanche è paragonabile il grande programma di ammodernamento dei tanti impianti sportivi realizzato per ospitare le Universiadi 2019, un immenso patrimonio da tutelare e sviluppare per affermare la Campania come la regione dei primati anche nello sport», ha aggiunto non senza orgoglio Bonavitacola. «Tra le tante cose straordinarie di cui essere fieri vanno sottolineati altri due aspetti. In primo luogo la grande e calda accoglienza che si respirava palpabile nella grande festa inaugurale. Ma va anche sottolineato come un evento di tali proporzioni sia stato ideato ed attuato senza arrecare particolari criticità alla vita ordinaria della città capoluogo e delle altre città ospitanti gli altri poli del grande villaggio». Il Vicepresidente della Giunta Regionale sottolinea l’impatto zero delle opere, nonostante la preparazione della città sia sotto gli occhi di tutti. «Senza fare dannose devastazioni ambientali e paesaggistiche: il solo pensiero di migliaia di conteiners disseminati (per fortuna, evitati) alla Mostra d’oltremare mette ancora i brividi. Ma l’evento è solo iniziato». Ciò che l’esponente dell’esecutivo regionale ci tiene a mettere in evidenza è il calore trasmesso dalla città ai Giochi, agli atleti, alla comunità internazionale. «Lungo tutto il suo svolgimento il calore popolare di ieri sera certamente accompagnerà gli atleti nelle prossime gare e nelle loro escursioni nei tanti luoghi belli di Napoli e della Campania. La Regione Campania è orgogliosa di avere chiesto alla FISU l’assegnazione di un’edizione che rappresenta davvero una cornice unica per affermare valori universali di amicizia, rispetto e fratellanza fra i giovani di ogni parte del mondo».

Universiade a Napoli. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra la piccola Noemi ferita gravemente in una sparatoria a Napoli lo scorso 3 maggio. Accanto il Governatore, Vincenzo De Luca

Prima del grande show, prima dell’omaggio alla gioventù felice che costruisce il proprio futuro sul sapere e sulla competizione sportiva, il Capo dello Stato ha voluto salutare la piccola Noemi, la bimba ferita in un attentato di camorra il 3 maggio scorso. “Come va?”, le ha chiesto il Capo dello Stato, tra l’emozione della bambina e la commozione del pubblico presente intorno. Un gesto significativo per ricordare nella festa del San Paolo che ci sono tanti giovani e bambini meno fortunati di chi si appresta a vivere la gioia della competizione all’alba del proprio percorso di vita. Ma poi le luci e i colori di Napoli sono tutti per loro.

Universiade a Napoli – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al suo arrivo allto Stadio San Paolo in occasione della cerimonia di apertura delle Universiadi , oggi 3 luglio 2019.
(Foto di Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
Lo Stadio San Paolo durante la spettacolare manifestazione di apertura della 30esima Universiade

Al centro dello stadio una grande “U”, a simboleggiare nel richiamo alla Universiade anche l’abbraccio agli ottomila atleti provenienti da 120 Paesi e il Golfo di Napoli. Sotto gli occhi dei 30mila spettatori e degli ottomila atleti una moltitudine di protagonisti che hanno regalato uno spettacolo senza precedenti al pubblico partenopeo e italiano: coinvolte 40 scuole di danza e 550 volontari, con 463 addetti alla produzione provenuenti da 19 Paesi nel mondo. Napoli cosmopolita ha reso onore alla sua fama di metropoli multiculturale. L’impresario è un nome collaudato. Marco Balich ha allttivo 20 cerimonie olimpiche e l’apertura dell’Expo di Milano nel 2015. Il pubblico è entusiasta.

Lorenzo Insigne dà il calcio d’inizio alla Universiade numero 30

E Balich non delude le attese. Al centro del rettangolo verde si materializzano il Vesuvio e il Golfo di una Napoli ultramillenaria che celebra se stessa davanti all’occhio elettronico di 140 Paesi collegati in diretta tv e web. Il volo di una sirena, lo strascico lungo 60 metri di una Partenope incarnata da Maria Felicia Carraturo, detentrice di innumerevoli primati di Apnea, introducono l’entrata degli atleti. Qualche fischio alle delegazioni tedesca e francese tradisce la presenza tra il pubblico di qualche gruppo organizzato, ma esplode il San Paolo quando gli argentini espongono la maglia bianca e azzurra di Diego Armando Maradona. Il Brasile omaggia la pizza, mentre gli italiani entrano sulle note di Gloria, la hit mondiale di Umberto Tozzi, ancora dopo 37 anni una evergreen. Nella notte magica di Napoli tocca al capitano della squadra calcistica azzurra, tocca a Lorenzo Insigne, accedere il braciere della Universiade. Con un calcio al pallone di fuoco via all’accensione artificiale del braciere “ecologico”.

Lo Stadio San Paolo durante la spettacolare manifestazione di apertura della 30esima Universiade
Il Governatore Vincenzo De Luca durante una conferenza stampa. (Foto della Regione Campania Massimo Pica)

In una serata da gala internazionale in pochi ricordano che è stata la Regione Campania da sola ad organizzare tutto, nell’indifferenza nazionale, come dimostra l’assenza di Premier e Vicepremier, benchè uno dei due sua nato alle porte della cittá del sole. Certo non lo hanno ricordato i pochi che hanno fischiato il Governatore Vincenzo De Luca, che ha ricordato “il miracolo compiuto in dieci mesi”. De Luca ha spiegato di aver voluto l’Universiade a Napoli e in Campania per due ragioni: far incontrare sul terreno di gioco per qualche giorno ragazzi che a casa loro sono costretti ad uccidersi in guerra; mostrare al mondo che la Campania è una meta turistica in grado di sorprendere. A Napoli ci sono tanti migranti. Ad alcuni di loro è toccato mostrarsi al mondo, esponendo i cartelli dei Paesi impegnati nei Giochi.

La serata ha vissuto anche di allegria e di musica. Accanto al dominatore assoluto, Andrea Bocelli, che ha concluso oltre le mezzanotte lo spettacolo dell’inaugurazione, applauditissimi Iaia Forte, il coro del Teatro Verdi di Salerno, il rapper Livio Cori, Andrea D’Alessio, Malika Ayane e Anastasio. La campionessa paralimpica di scherma Bebe Vio ha portato in campo il Tricolore, che i Corazzieri hanno issato sulle note dell’Inno di Mameli, suonato dalla Fanfara dei Carabinieri. Da oggi spazio le gare. Tra le tante, l’esordio ad Avellino degli azzurri che al Paladelmauro affrontano nell prima del torneo di Basket gli universitari del Canada.


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