Stop di Acerra, Irpiniambiente si prepara. Vertice Provincia- Regione sui rifiuti

In vista della manutenzione programmata all'unico termovalorizzatore della Campania trasferta a Napoli per la società che gestisce il ciclo integrato ambientale locale. Al centro dell'incontro operativo la programmazione dei servizi straordinari nel periodo di settembre-ottobre. La Provincia pronta esclude qualunque emergenza o disagio nel prossimo autunno

Irpiniambiente si prepara ad affrontare la chiusura per manutenzione del termovalorizzatore di Acerra a settembre. In vista di questa scadenza ha partecipato ad una riunione ieri mattina con i rappresentanti della Provincia di Avellino presso l’assessorato regionale all’ambiente, dove il vice presidente della giunta campana, Fulvio Bonavitacola sta coordinando le attività necessarie ad organizzare il ciclo integrato in autunno. La riunione è seguita al monito lanciato dal Governatore Vincenzo de Luca nei giorni scorsi, quando ha sollecitato i 550 comuni della Campania ad attrezzare siti provvisori di stoccaggio.

In questi giorni tutte le società provinciali e sub provinciali stanno incontrando i tecnici dell’assessorato per concertare le attività necessarie a garantire la ordinaria raccolta dei rifiuti durante il blocco del termovalorizzatore. Alla riunione non era presente l’Ato di Avellino, in questa fase non ancora entrato nei pieni poteri. Al momento e fino alla fine dell’anno sul piano operativo resta competente l’ente Provincia, mentre l’Ente d’Ambito deve concentrarsi sulla programmazione e sulla pianificazione in vista del passaggio di consegne atteso per la fine dell’anno. Da quanto si apprende, l’assessore regionale all’ambiente si dice certo che lo stop di Acerra non creerà conseguenze negative sul ciclo integrato nelle cinque province e nemmeno nella città di Napoli, dove la Regione Campania sta seguendo con particolare attenzione le attività in corso a Palazzo San Giacomo.

Stando alle dichiarazioni rese da Bonavitacola ai cronisti in queste ore, il Comune metropolitano avrebbe quasi terminato la progettazione necessaria. La Regione auspica rispetto a quanto già fatto, la individuazione di altri due siti di stoccaggio nella città di Napoli, dove vive un quarto della popolazione campana.

Tutto sommato, Bonavitacola sembra particolarmente soddisfatto del lavoro in corso con le società provinciali. La chiave resta l’individuazione delle aree di stoccaggio e predisporre la rapida evacuazione dei rifiuti che saranno stoccati. A margine della riunione operativa il vice presidente della giunta regionale è tornato sulla questione dell’impiantistica. Con un piano rifiuti che non prevede nuovi termovalorizzatori a parte quello di Acerra è fondamentale costruire una filiera del compostaggio, i cosiddetti biodigestori, potenziando al massimo la raccolta differenziata. Bonavitacola ripete spesso che i campani devono scegliere se ospitare nelle proprie città e province il compostaggio o i termovalorizzatori. L’alternativa ai biodigestori sono decine di termovalorizzatori sparsi per tutto il territorio regionale.

Dopo il briefing di ieri i contatti tra Irpiniambiente, la Provincia di Avellino e la Regione Campania proseguiranno nelle prossime settimane fino al momento del distacco da Acerra, quando per due mesi il ciclo integrato avrà un regime speciale.

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