A Nusco Iuliano abbandona la maggioranza e Biancaniello chiede la presidenza del consiglio comunale. Quello di questa mattina è stato un consiglio comunale di insediamento volto alla distensione e all’apertura del dialogo costruttivo. Svaniti i fumi della fase propagandistica e dei festeggiamenti per il risultato incassato, l’amministrazione nuscana guidata da Ciriaco De Mita procede alla formalizzazione del consiglio comunale d’insediamento. Tra le novità più rilevanti, il passo indietro ufficializzato dal consigliere di maggioranza Antonio Iuliano, che ha annunciato di prendere le distanze dalla maggioranza e di istituire gruppo a sè; e la conferma di Walter Vigilante a numero due dell’esecutivo De Mita.
Antonio Iuliano è stato uno dei consiglieri più votati della compagine e i bene informati sostengono che avrebbe ambito ad un ruolo di primo piano nell’esecutivo, che però non è stato confermato. Il sindaco de Mita dal canto suo, non avrebbe ancora distribuito le deleghe, lasciando di fatto aperta la porta al consigliere defilato.
Nel consiglio di questa mattina intanto, il sindaco ha teso la mano al capogruppo di minoranza, l’avvocato Francesco Biancaniello, apprezzando gli auguri di buon lavoro formulati dalla minoranza, e condividendo il discorso pronunciato sulla necessità di fondere le esperienze e i contributi della maggioranza e della minoranza e lavorare per il bene del paese. Alle spalle dunque il quinquennio di astio e malumori, per aprire una nuova pagina di storia amministrativa caratterizzata dal dialogo e dalla condivisione. Biancaniello ha chiesto in sintesi, di ottenere la nomina come presidente del consiglio comunale: una nomina tesa a garantire la vigilanza e il controllo dell’amministrazione, utile a stimolare il dialogo e la partecipazione diretta alla gestione della Pes Pubblica. Una figura inedita a Palazzo di Città, sui cui però lo stesso De Mita sembra avere manifestato assenso.
“Il primo dato che emerge da questa tornata elettorale è che la nostra comunità è divisa, non è coesa e questa situazione rispetto a 5 anni fa si è ulteriormente aggravata: il dato elettorale è incontrovertibile” ha argomentato Biancaniello all’assise. “Ne consegue che è nostro compito come quello della maggioranza di ridare coesione ed unità al paese. Il tentativo fatto dalla passata amministrazione in tal senso non è riuscito e quindi oggi più che mai, a dato elettorale acquisito, è necessario e prioritario ripacificare e ripartire”.
“L’unica strada per perseguire detto fine è quella del dialogo e della concertazione tra le forze in campo, chiaramente ove possibile e nel rispetto delle reciproche funzioni di maggioranza (potere esecutivo e di programmazione) e di opposizione che ha un compito di grande importanza, di controllo, di vigilanza, di garanzia ed anche propositivo). Oggi non è più il tempo dei veti incrociati e di prese di posizioni fini a se stesse o delle polemiche pretestuose o delle chiusure al dialogo a prescindere dalla valutazione della fondatezza o meno delle richieste o istanze formulate da controparte. Occorre lavorare per tutelare gli interessi di tutta la comunità che è in grave sofferenza ed in crisi economica, sociale e di relazioni. Bisogna recuperare i nostri valori ed il piacere di condividere, di socializzare, di essere comunità” continua.
E poi ancora. “E’ anche l’occasione per fare un censimento di tutte le imprese operanti sul
territorio (imprese edili, agricole, artigiane, commerciali ed altre) per studiare il modo migliore per poterle valorizzare così da incentivare lo sviluppo economico anche attraverso una razionale distribuzione di risorse economiche, se disponibili. Tutti hanno il diritto di lavorare. In questo senso oggi è vincente la politica aggregante, la politica dove tutti
gli amministratori concertano, discutono e scelgono progetti il più possibile condivisi, dove la voce di uno conterà e si rafforzerà solo se in unione con quella degli altri così avendo forza per rappresentare le necessità ed i bisogni delle comunità nella loro interezza.
In questa prospettiva di necessario riequilibrio di poteri tra le funzioni svolte dalla maggioranza e dalla opposizione, un primo ed oltremodo auspicabile passo per iniziare una strada di dialogo e di apertura sarebbe quello da parte dell’amministrazione: di fissare i consigli comunali in orari pomeridiani per permettere la partecipazione a tutti i consiglieri che lavorano, ma soprattutto ai cittadini; di mettere a disposizione del gruppo di minoranza strutture e mezzi logistici, come per esempio un locale, una stanza presso il Comune al fine di poter in quella sede agevolare l’incontro anche tra consiglieri e amministratori di ambo le parti per rendere concreto il processo di dialogo, di partecipazione e trasparenza; e infine di costituire consulte consiliari e popolari per la trattazione di rilevanti temi di particolare importanza e maggiormente sentiti dalla popolazione nuscana” conclude.
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