Integrazione e lavoro, la Diocesi di Ariano seleziona 10 stranieri

AL VIA IL PROGETTO «TUTTI INSIEME PER MANO», FINANZIATO DALLA CHIESA CATTOLICA CON I FONDI DELL'8x1000 PER l'INTEGRAZIONE. L'iniziativa è promossa tramite la Caritas, Pastorale sociale per il lavoro e Progetto Policoro, in collaborazione con la cooperativa sociale Artour. Il progetto, ‘Tutti insieme per mano’, è finanziato con i fondi 8x1000 della Chiesa Cattolica italiana grazie alla campagna ‘Liberi di partire, liberi di restare. Obiettivo: consentire di superare il disagio socio-economico legato alla mancanza di lavoro

Particolare della cattedrale di Ariano Irpino

La Diocesi di Ariano Irpino seleziona stranieri per 10 borse di lavoro con l’obiettivo di riscattarli dal disagio sociale causato loro dalla mancanza di lavoro. L’iniziativa è promossa nelle ore in cui risuona ancora il monito del pontefice, che ha ribadito nel suo viaggio pastorale in Romania l’apertura della Chiesa alla massima inclusione e integrazione a prescinder dalle differenze di genere, cultura, confessione religiosa, etnia o provenienza. L’annuncio delle borse lavoro è arrivato direttamente dal Vescovo di Ariano Irpino, monsignor Sergio Melillo. «La diocesi di Ariano Irpino – Lacedonia, tramite Caritas, Pastorale sociale per il lavoro e Progetto Policoro, in collaborazione con la cooperativa sociale Artour, promuove il progetto ‘Tutti insieme per mano’, finanziato con i fondi 8×1000 della Chiesa Cattolica italiana grazie alla campagna ‘Liberi di partire, liberi di restare. Si tratta di una selezione pubblica per 10 borse lavoro / contributo al reddito destinate agli stranieri presenti nel territorio diocesano, per superare il disagio socio – economico legato alla mancanza di lavoro e promuovere l’inclusione sociale degli individui», si legge nella sua nota. Le borse lavoro non sono figurative, ma impegnano i beneficiari a realizzare opere al servizio della Chiesa della Valle Ufita e del Calaggio. Nello specifico, «i soggetti beneficiari dovranno espletare le seguenti attività sotto la direzione della cooperativa: interventi di manutenzione volti al miglioramento/conservazione dell’arredo e del decoro urbano delle parrocchie e assistenza logistica nelle manifestazioni organizzate dalle parrocchie della Diocesi di Ariano Irpino – Lacedonia». Nell’impegno i dieci selezionati non saranno soli. «Il borsista sarà affiancato da un tutor di riferimento, opportunamente formato dal Corso di Mediatore Culturale, parte integrante del Progetto ‘Tutti insieme per mano’, il quale avrà la funzione di accompagnamento e sostegno del borsista nel contesto lavorativo, con particolare riferimento alla programmazione ed organizzazione dei compiti e delle mansioni previste nel progetto». Quanto all’impiego dello straniero, «il borsista dovrà garantire la presenza di almeno 15 ore settimanali presso i luoghi interessati dall’attività progettuale. ll progetto nasce da una riflessione sulle parole più profonde e vere pronunciate da Papa Francesco, che in occasione della Giornata del Migrante e del Rifugiato, ha parlato delle paure che suscita l’immigrazione e sulla necessità di non permettere a queste paure di determinare le risposte, condizionare le scelte e compromettere rispetto e generosità».

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE. Nella nota il Vescovo ha fatto sapere le modalità per accedere alla borsa lavoro. «La domanda di ammissione deve essere redatta sull’apposita modulistica predisposta dal Cooperativa Sociale Artour a r.l., che è a disposizione nella sede del Centro di Socializzazione Stranieri ed Ultimi sito in via Giacomo Matteotti n. 48 e deve pervenire mediante consegna a mano da lunedì 10 giugno 2019 presso l’Ufficio Protocollo del Centro di Socializzazione Stranieri ed Ultimi sito in via Giacomo Matteotti n. 48, in Ariano Irpino (AV) entro e non oltre le ore 12 del giorno 24/06/2019», si legge nel comunicato.

Monsignor Melillo e Papa Francesco

IL MONITO DEL PONTEFICE NELLA VISITA PASTORALE IN ROMANIA. Domenica Papa Francesco ha pronunciato parole significative sulla inclusione durante il suo Viaggio Apostolico in Romania. «Nella Chiesa di Cristo c’è posto per tutti. La Chiesa è luogo di incontro, e abbiamo bisogno di ricordarlo non come un bello slogan ma come parte della carta d’identità del nostro essere cristiani», ha affermato, tra l’altro. «Chiedo perdono – in nome della Chiesa al Signore e a voi – per quando, nel corso della storia, vi abbiamo discriminato, maltrattato o guardato in maniera sbagliata, con lo sguardo di Caino invece che con quello di Abele, e non siamo stati capaci di riconoscervi, apprezzarvi e difendervi nella vostra peculiarità», ha aggiunto, rivolgendosi alla comunità Rom e Sinti.


LEGGI ANCHE:

Ariano Irpino, la Diocesi forma 20 giovani come mediatori culturali

 

ARTICOLI CORRELATI