Morra, l’affondo di Di Sabato sull’area industriale: non c’è strategia

Al rush finale della campagna elettorale il candidato sindaco della compagine "Orgoglio Morrese" guidata da Vincenzo Di Sabato rilancia sulla partecipazione dei cittadini alla Res Pubblica. Con lo slogan "Morra ai morresi" la lista punta a ricucire le distanze fra i cittadini e la casa comunale

A pochi giorni dal voto il candidato a sindaco di “Orgoglio Morrese” Vincenzo Di Sabato racconta il suo mese di campagna elettorale.

Dopo quasi un mese di campagna elettorale, si sta andando verso la chiusura ed è tempo di tirare le somme. Lo sta facendo anche il candidato a sindaco di Morra de Sanctis Vincenzo Di Sabato, alla guida della lista “Orgoglio Morrese”.

“È stato un mese intenso, nel quale abbiamo cercato di analizzare i problemi del paese e di trovare le soluzioni, illustrando i punti del nostro programma elettorale. Sono tanti i problemi che affliggono Morra, come i ritardi nell’iter nell’approvazione del PUC per il quale sono persino scaduti i termini per l’approvazione senza che sia stato nemmeno costituito l’ufficio di Piano. Abbiamo sul nostro territorio l’area industriale più sviluppata della provincia di Avellino e forse della Campania intera, ma nonostante ciò, il paese presenta un altissimo tasso di spopolamento che potrebbe portare a conseguenze tutt’altro che positive. Ho notato, purtroppo, anche una grande disaffezione dei giovani nei confronti di Morra ed io giudico questo uno dei campanelli d’allarme più pericolosi.

Nonostante ciò, ho avuto modo di toccare con mano che i cittadini, i quali hanno vissuto la morra prima del terremoto, quando qui era ben vivo lo spirito di comunità, hanno una grande voglia di cambiamento e una volontà di partecipazione. I morresi vogliono tornare ad essere i protagonisti delle scelte che interessano il paese. Il mio impegno va in questa direzione volendo dare la possibilità a tutti coloro i quali vogliano partecipare di farlo, a tutti quelli di buona volontà la possibilità di costruire un futuro diverso per questo paese. Come ho detto nel nostro ultimo comizio, il nostro obiettivo primario è quello di ricostruire uno spirito di comunità che dopo il terremoto si è via via dissolto anche per la disattenzione di alcune amministrazioni e perché, troppo spesso, le decisioni sono state presi da chi a Morra nemmeno viveva.

Altra cosa importante che vorrei fosse chiara è che il vero sindaco non sarò io, ma saranno tutti i morresi, che votando la nostra lista si riapproprieranno della guida del paese. Dobbiamo far tornare ad essere tutti protagonisti, nelle scelte e con progetti mirati a far rinascere il nostro Comune. Il nostro motto è ‘Morra ai Morresi’ ma effettivamente si deve fare anche il contrario, e cioè restituire i Morresi a Morra e come dice una massima a me cara: ‘Se vuoi rilanciare un territorio non devi inventarti cose strambe. Devi partire da quello che ha. Al tempo stesso non puoi accontentarti di quello che c’è, ma devi aggiungere il volano della trasformazione e cioè devi innovare’, direi che questo riassume bene il tutto.”

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