Bagnoli I., lectio di Ugo Morelli al Festival di Paesaggio

Doppio appuntamento del Festival di Paesaggio: l'11 maggio a Bagnoli presso la sala consiliare, e il 19 maggio nel centro storico di Torella dei Lombardi per l'evento "ri-qualifica-azioni"

Un nuovo appuntamento del Festival di Paesaggio, una nuova occasione tra l’informale e l’accademico, tra “il detto” e, soprattutto, “il fatto” per testimoniare a chi opera sul Paesaggio, amministratori, studenti, tecnici ma anche a chi crede solo di viverlo, che la responsabilità personale è fondamentale per agire sui luoghi che viviamo e che, prima di farlo, ancor più fondamentale è comprenderli (prenderli con sè), in qualunque modo.

Due, nuovi, giorni di Paesaggio, prima a Bagnoli Irpino l’11 maggio, poi a Torella dei Lombardi, il 19 maggio, immaginati come sempre in “stile FestivaldiPaesaggio”, con semplicità, senza sovrastrutture, annullando la retorica ma ricercando sempre contenuti da condividere. Filo rosso degli incontri, due incontri con Ugo Morelli dal Master UNESCO della “STEP – Scuola per il governo del territorio e del paesaggio”  di Trento, il primo giorno in una lectio magistralis sul paesaggio delle aree interne, nel secondo appuntamento come conclusione di un percorso tra best practice curato da Maria Giulia ContarinoAntonio Faija ed Elisabetta Picariello, giovani architetti, pianificatori e paesaggisti testimoni di nuove volontà.

Tema di fondo: il paesaggio delle are interne, modelli di vita versus geografia. Paesaggi in evoluzione ma, soprattutto, in ri-comprensione. Dove la necessità di ri-costruirne il racconto non può esaurirsi nell’accorciare la distanza da una metropoli o raddoppiare la velocità con cui raggiungerla. La necessità è re-interpretarne la funzione nel contemporaneo, abbandonando la retorica delle identità presunte e delle emergenze percepite per cogliere le potenzialità delle relazioni che ancora esistono (o potrebbero esistere) tra gli uomini ed il loro spazio, naturale ed artificiale, immaginato bello o percepito brutto. Le aree interne, quelle metropolitane, paesaggi paralleli che non si possono surrogare travasando stereotipi ma stabilendo i rispettivi ruoli nel disegno di un Paesaggio inteso come luogo di vita complesso e non “cartolina dal fine settimana“.

A legare questa con le precedenti esperienze, ci sarà la la presentazione del diario fotografico del Festival di Paesaggio 2018, di Antonio Bergamino e del video “Io Vivo Qui – paesaggi paralleli“, curato da Mario Pagliaro e Rosario Di Nardo. La chiusura e forse l’arrivederci, sarà affidata alla voce di Salvatore Mazza e del Clan H.

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