Alto Calore, Vescovo Aiello e comitati blindano Ciarcia: il piano di salvataggio non si tocca

In vista dell'assemblea di oggi, la presa di posizione: spazio nell'azienda al controllo sociale, la risorsa idrica non è mercificabile

Nella serata di ieri presso la struttura “Polo dei Giovani” si è tenuta un’assemblea avente come tema centrale l’Acqua Pubblica, alla quale hanno partecipato la CGIL con il Segretario Generale Fiordellisi, Padre Alex Zanotelli, Monsignor Arturo Aiello, Don Vitaliano e i Comitati Acqua Bene Come, Laudato Si e tanti cittadini.
È stata un assemblea viva e con grande partecipazione al dibattito. Padre Alex ha fatto un forte invito alla partecipazione e ad “essere presenti, diventare cittadini attivi soprattutto quando parliamo dell’acqua: “L’acqua è democrazia e vita”.  I mutamenti climatici e il continuo inquinamento dei territori nel corso dei prossimi anni renderanno sempre più difficile avere acqua potabile aumentando le criticità. L’assemblea si è chiusa con la proposta di chiedere che all’interno della struttura di Alto Calore ci sia uno spazio adeguato per il controllo sociale: la possibilità, quindi,  per i comitati, associazioni, sindacati e cittadini di poter interagire e controllare direttamente come viene gestito un bene universale.
Con questa proposta oggi ci presenteremo e porteremo all’assemblea pubblica dell’Alto Calore di oggi alle 15,00 a cui parteciperemo ribadendo che il nostro obbiettivo primario è costituire un’azienda speciale che possa garantire la gestione 100% pubblica, garantire il prestito di CdP, con lo spirito di lealtà istituzionale, prevedere presenza delle realtà sociali ed associative nella verifica dei capitali prestati. Invitiamo tutti alla partecipazione perché con l’eventuale privatizzazione dell’acqua è in gioco la democrazia e la vita delle generazioni future.

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