Sette gli stadi in Campania ospiteranno le competizioni ufficiali de calcio all’Universiade di luglio, ai quali si aggiungeranno i campi d’allenamento, ma non c’è Avellino. Sette le città coinvolte con una netta prevalenza della provincia di Salerno presente con l’Arechi, il San Francesco di Nocera Inferiore, il Simonetta Lamberti di Cava de Tirreni, il Marcello Torre di Pagani. A completare il quadro il Vigorito di Benevento, il Pinto di Caserta e il San Mauro di Casoria. il Partenio Lombardi, dal 1971 al 2017 al centro dei campionati professionistici di Serie A (per dieci anni) e B, con alcune parentesi nella C, non figura in un elenco dove invece sono state inserite anche città prive di storia calcistica.

La nazionale Azzurra italiana che sfiderà le altre 11 nazioni nel campionato di calcio nell’Universiade di Napoli e della Campania

IL PARTENIO FUORI DAI TOP 7. Nonostante la sua tradizione e la competenza del suo pubblico abituato al grande calcio nazionale e internazionale, Avellino non potrà ospitare un campionato che annovera le maggiori scuole di questo sport a livello globale. In dodici si contenderanno la medaglia d’oro, divise in quattro gironi da tre squadre. Tra queste: Italia, Brasile, Francia, Argentina e Uruguay (in totale 16 titoli Mondiali). L’Italia del mister Arrigoni punta a ottenere il terzo trionfo alle Universiadi, dopo quelli ottenuti in Sicilia nel 1997 e a Gwangju nel 2015. La nazionale azzurra «confida molto nel calore del pubblico campano che si preannuncia particolarmente numeroso sulle gradinate», si legge in una nota diffusa dalla Regione Campania. Quattro anni fa l’Italia in Finale superò i padroni di casa della Corea del Sud per 3-0 grazie ai gol di Biasci, Regoli e Morosini, ottenendo il secondo oro degli Azzurri alle Universiadi dopo l’edizione 1997 a Palermo (30mila spettatori alla Favorita) sempre in finale contro Corea del Sud.

L’ingresso allo stadio Partenio di Avellino
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AL PARTENIO LE FINALI DI TIRO CON L’ARCO. Avellino non c’è, eppure «la trentesima edizione dell’Universiade Estiva sarà l’occasione per vedere all’opera, dal vivo, in piazze solitamente escluse dai grandi circuiti internazionali, giovani talenti di alcune tra le più prestigiose fucine internazionali», si legge ancora nel comunicato che presenta con soddisfazione gli altri impianti. «L’Arechi di Salerno terrà a battesimo gli Azzurri che affronteranno all’esordio, il 2 luglio, i campioni in carica del Giappone», mentre «Benevento e Pagani ammireranno dal vivo le nazionali di Francia e Brasile, mentre L’Argentina ‘ballerà’ tra Nocera Inferiore e Cava de Tirreni, l’Uruguay sarà di scena a Caserta, Russia e Corea del Sud a Casoria».  Allo stadio Partenio toccherà ospitare le finali di tiro con l’arco, disciplina di sicuro prestigio, ma ben poco adatta ad onorare una delle quinte più note agli sportivi italiani che seguono il grande calcio nazionale e internazionale.

Uno degli ingressi alla tribuna Montevergine dello Stadio Partenio di Avellino

I GRANDI EVENTI DEL PARTENIO. A parte dieci anni di Serie A, durante i campionati dal 1978-79 al 1988-89, il catino di Avellino, dal 28 novembre 2010 ribattezzato Partenio Lombardi, in memoria dei suoi giocatori più rappresentativi, Adriano Lombardo prematuramente scomparso, è stato teatro di grandi appuntamenti sportivi e non solo nella sua lunga storia iniziata nel 1971. Il 5 febbraio 1986 ha ospitato la nazionale italiana di calcio per la partita amichevole Italia-Germania (terminata con il punteggio di 1-2). Quattro anni dopo, il 16 maggio 1990, sul manto erboso del Partenio si è disputata la finale di ritorno della Coppa UEFA tra Juventus e Fiorentina (terminata 0-0). Ancora una Nazionale, la Under 21, ha giocato ad Avellino l’11 ottobre 2002, durante le qualificazioni agli europei, vincendo per 4 reti a 1 contro la Nazionale della Serbia Under-21. Su questo campo hanno giocato fuoriclasse assoluti del calcio italiano, da Gianni Rivera a Diego Armando Maradona, da Michel Platini a Paulo Roberto Falcao, da Roberto Baggio a Zico, a Junior, a Karl Heinz Rumenigge, a Franco Baresi, a Paolo Maldini a Marco Van Basten, fino a tutti i fuoriclasse italiani che hanno conquistato il titolo mondiale in Spagna del 1982, da Paolo Rossi a Gaetano Scirea, da Marco Tardelli a Bruno Conti.

Stadio Partenio di Avellino durante l’emergenza seguita al terremoto del 23 novembre 1980: divenne eliporto per la Protezione Civile

Tra gli altri eventi, si ricordano il concerto rock di Lou Reed il 28 novembre 2010, causa l’indisponibilità dello stadio San Paolo, pochi mesi prima del terremoto il 23 novembre 1980, quando fu adibito ad eliporto per le emergenze. Le foto documentano quei giorni. Sopra: un elicottero di Stato atterra al centro del rettangolo di gioco nei giorni successivi il sisma. Sotto: davanti all’ingresso principale dell’impianto, nei pressi degli accessi alla Tribuna Montevergine, la tendopoli allestita per i senzatetto. Nel 2011 fu annullato il concerto di Vasco Rossi, a causa delle condizioni di salute del cantante.

La tendopoli allestita nei giorni dopo il sisma del 1980 avanti allo Stadio di Avellino

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