Liberazione, Mattarella: nuovo risorgimento per un popolo che ha saputo resistere

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha incontrato nel pomeriggio di ieri al Quirinale gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, nella ricorrenza del 74° anniversario della Liberazione. Sono intervenuti il Presidente del Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d’Arma, Gen. C.A. Mario Buscemi, il Presidente della Confederazione Italiana fra le Associazioni Combattentistiche e Partigiane, Claudio Betti, e il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.
Erano presenti i vertici delle Forze Armate e rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche.

Il Presidente Sergio Mattarella in occasione dell’incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma nella ricorrenza del 74° anniversario della Liberazione

“E’ un piacere incontrare tutti i presenti in questa occasione e rivolgere un saluto ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche d’arma”. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è espresso così, incontrando i rappresentanti delle associazioni combattentistiche alla vigilia della Festa della Liberazione.  “La vostra azione è volta a perpetuare il ricordo di chi ha perso la vita per riscattare la dignità del nostro Paese. La vostra testimonianza rappresenta un monito e un argine permanente contro le interessate riscritture della storia. Un popolo in grado di riscattarsi e riappropriarsi del proprio destino contro un regime nemico dei suoi stessi cittadini: questo è il significato del 25 aprile”, ha affermato il Capo dello Stato.

“La vostra testimonianza rappresenta un monito e un argine permanente contro le interessate riscritture della storia”

“È al futuro dell’Italia che dobbiamo guardare e dunque lo sguardo corre ai nostri giovani. La Festa del 25 Aprile ci stimola a riflettere su come il nostro Paese risorse dalle rovine della guerra. Un nuovo risorgimento per un popolo che ha saputo resistere”, prosegue il Capo dello Stato.

“La libertà non è un traguardo conseguito per sempre, ma va difesa e sviluppata”

“Tutti conosciamo le gesta dei partigiani, nelle montagne e nelle città. Così come l’appoggio dei civili a chi sfuggiva a un destino di morte”. Mattarella sottolinea l’importanza della memoria di quei momenti. “Conoscere la tragedia che l’Italia attraversò in quel periodo aiuta a comprendere le tante sofferenze che si consumano alle porte dell’Europa. Domani in moltissime località vanno ricordati donne e uomini, civili, militari e sacerdoti che contribuirono al riscatto del nostro Paese. La libertà non è un traguardo conseguito per sempre, ma va difesa e sviluppata”, avverte.

“Il mondo continua purtroppo a essere diviso, tra aree di prosperità e zone di guerra. I valori di pace, sviluppo e libertà non possono essere monopolio di alcuni popoli, ma riguardano l’intera umanità”.

“La Liberazione è un patrimonio che appartiene al popolo intero, che richiede un impegno politico e civile costante

Per  questo, conclude, la Liberazione “è un patrimonio che appartiene al popolo intero, che richiede un impegno politico e civile costante. Viva la Liberazione, viva la Repubblica”.

Il Presidente Sergio Mattarella i vertici delle Forze Armate in occasione dell’incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma nella ricorrenza del 74° anniversario della Liberazione

 

 

 

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