Lioni Grottaminarda, Di Cicilia: tavolo Regione-imprese, stop licenziamenti

La presidente dell'Unione dei Comuni Terre dell'Ufita e sindaco di Villamaina Stefania Di Cicilia interviene sul Decreto Sblocca cantieri che ha trasferito la titolarità della Lioni- Grotta alla Regione Campania e chiede una concertazione sul territorio con tutti gli attori

Sulla pubblicazione del Decreto Sblocca cantieri della Lioni Grottaminarda interviene il sindaco di Villamaina e presidente dell’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita Stefania Di Cicilia, in prima linea nella battaglia del ripristino dei lavori, per garantire i livelli occupazionali, ma soprattutto per consegnare nel minor tempo possibile la strada a scorrimento veloce e mettere in campo le iniziative previste.

Stefania Di Cicilia, Sindaco di Villamaina

“Il cantiere della Lioni- Grottaminarda è stato finalmente affidato alla Regione Campania, e anche se avevamo sperato inizialmente in un reintegro della struttura commissariale per portare avanti i lavori, oggi constatiamo il trasferimento della stazione appaltante” commenta. “Sappiamo che sarà necessario del tempo per far ripartire il cantiere e consentire alla struttura regionale di assorbire tutta la documentazione. Ringraziamo doppiamente il Presidente Cascone per la disponibilità che ci ha sempre dimostrato, e per la cura e l’interesse che sta dimostrando a questo territorio”.

Il presidente della Commissione regionale Viabilità e Trasporti è stato ospite proprio lo scorso dicembre dell’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita a Grottaminarda per discutere delle iniziative da mettere in campo in vista del congelamento dei lavori. “Lo invitiamo a tornare qui, per aprire un tavolo di confronto fra la struttura regionale e il territorio, e per manifestare a lui la disponibilità come sindaci e amministratori a fare la nostra parte per accelerare le procedure e consentire la ripresa del cantiere” continua.

Avendo contezza del rischio di dilatare i tempi per la riapertura del cantiere, Di Cicilia auspica il supporto esterno dell’ex commissario ad acta Filippo D’Ambrosio, che proprio a Nuova Irpinia ha manifestato la sua netta contrarietà a svolgere il ruolo di “padre spirituale”. “Ad oggi siamo preoccupati sui tempi che saranno necessari alla Regione per trasferire la documentazione da Roma a Napoli, e per consentire la sostituzione dello staff tecnico alla guida dell’opera” puntualizza il sindaco. “Ma ci auguriamo che la nuova struttura tecnica possa lavorare al meglio e il più velocemente possibile” conclude.

La presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, intanto, auspica “che quanto prima possa essere convocato un incontro tecnico con i ministeri competenti” come tappa propedeutica al trasferimento della struttura, che come ha sempre sottolineato l’ex commissario ad acta D’Ambrosio è composta da migliaia di faldoni, oltre che dalle innumerevoli relazioni depositate in Parlamento. Non solo. Lo studio al vaglio dei tecnici regionali, dovrà avere contezza dell’iter legislativo dei lavori pubblici e dei fondi assegnati nel corso degli anni, e fino alle controversie sull’esproprio dei terreni dei singoli proprietari.


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