Alta Irpinia: sequestrati fertilizzanti irregolari e sanzioni per carenze igieniche

Locali inadeguati e mancata rintracciabilità alla base dei provvedimenti assunti dai Carabinieri della Stazione Forestale di Lacedonia, unitamente ai colleghi della Stazione Forestale di Volturara Irpina, della Stazione di Calitri e a personale ASL di Avellino. Intervenuto l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Dipartimento di Napoli

Sequestrati concimi e alimenti non tracciati in una rivendita dell’Alta Irpinia. Carenze igieniche e mancata rintracciabilità alla base dei provvedimenti assunti dai Carabinieri della Stazione Forestale di Lacedonia, unitamente ai colleghi della Stazione Forestale di Volturara Irpina, della Stazione di Calitri e a personale ASL di Avellino.

I militari hanno proceduto al controllo di un esercizio commerciale della Valle dell’Ofanto, in Alta Irpinia, finalizzato alla verifica dell’attività di vendita al dettaglio e all’ingrosso di concimi e cereali.

Riscontrate numerose criticità sotto il profilo igienico – sanitario dei locali della struttura, i cui muri si presentavano impregnati da umidità e muffa. Venivano quindi rinvenuti 2 sacchi contenenti complessivamente 20 quintali di grano duro, privi di rintracciabilità, e 60 sacchi preconfezionati da 30 chilogrammi l’uno, contenenti orzo di provenienza austriaca, questi ultimi privi di indicazioni in lingua italiana sulle etichette.

Tutto il materiale predetto veniva posto sotto sequestro sanitario e venivano elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 3.500 euro. Venivano inoltre rinvenuti 6 contenitori per complessivi 6.000 litri di concime allo stato liquido, privi del sigillo di fabbrica e delle indicazioni circa il prodotto ivi contenuto.

Si rendeva pertanto necessario l’intervento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del dipartimento di Napoli, e si procedeva al sequestro amministrativo dei suddetti fertilizzanti, per un valore di circa 16.000 euro. Per tali ultime violazioni venivano elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 6.000 euro.

 

 

 

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