Non avevano avvisi e raccoglitori di pile esauste, negozianti multati ad Avellino e provincia

In base alla nuova direttiva europea chi vende materiali elettronici deve ritirare le batterie consumate. A Teora denunciato un uomo che utilizzava l'abbonamento privato alla pay tv in un locale pubblico

Ad Avellino e in provincia numerosi negozianti non avevano esposto i relativi avvisi ed allestito i raccoglitori di pile esauste, disattendendo la direttiva europea.

Decine gli esercizi commerciali finiti sotto l’attenta lente dei Carabinieri del Nucleo Forestale che, a seguito di mirati controlli, hanno riscontrato la mancanza dell’avviso pubblico che offre all’utente la possibilità di depositare pile esauste o accumulatori portatili.

Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è entrato in vigore il Dlgs 188/2008 che recepisce la direttiva europea 2006/66/Ce relativa alla commercializzazione e smaltimento delle pile: i punti vendita debbono esporre un avviso sulla possibilità di lasciare le pile esauste in appositi contenitori posizionati negli stessi negozi.

All’esito delle relative verifiche effettuate dai Carabinieri delle Stazioni Forestali di Ariano Irpino, Avellino, Bagnoli Irpino, Castel Baronia, Cervinara, Lauro, Lioni, Mirabella Eclano e Monteforte Irpino in alcuni tabacchi, rivenditori di oggetti elettronici, supermercati e simili ubicati nei rispettivi territori di competenza, sono state elevate 19 sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 12.500 euro.

I controlli agli esercizi commerciali, predisposti dal Gruppo Carabinieri Forestale di Avellino, continueranno anche nei prossimi giorni nell’intera provincia irpina.

Nel frattempo a Teora, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria un 65enne del posto, ritenuto responsabile di violazione della normativa in materia di tutela dei diritti d’autore.

Lo stesso, titolare di un esercizio pubblico, in occasione di un evento sportivo, verosimilmente allo scopo di non perdere i clienti ed acquisirne altri, offriva nel suo locale la visione in maniera illecita di un programma legalmente fruibile solo mediante apposito abbonamento con piattaforme televisive detentrici dei diritti di trasmissione.

Nello specifico, veniva constatato l’indebito utilizzo per uso commerciale di smart card associata a contratto pay tv per uso domestico.

Alla luce delle evidenze emerse, per il predetto è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.

 

 

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