Ariano Irpino: la città è con la nuova Destra. Parla Cusano.

L'esponente del Carroccio, già consigliere provinciale e assessore comunale, espone il perché del successo del partito leghista al Sud e propone di importare tal quale il modo di fare politica del Ministro degli Interni. Afferma anche che i cittadini arianesi sono "tradizionalmente vocati ad un partito di Destra".

Migrante dalla cordata del Pdl, Generoso Cusano ad Ariano Irpino, dopo le elezioni politiche dello scorso anno, è transitato nella Lega. Un passaggio che in realtà lui non percepisce come tale, “in quanto sono sempre stato nella coalizione di destra e ho sempre avuto stima per Matteo Salvini e il suo modo di fare politica”. Il modello Lega per Ariano Irpino può risultare vincente se, nelle parole di Cusano, rispetta il modus operandi adottato a livello nazionale. Chiarezza e pragmaticità per un modello che pare stia meditando molto bene i nomi da presentare e quindi il candidato sindaco da proporre.

La Lega al Sud continua ad incassare successi, in ultimo la Basilicata. Ad Ariano dove il ‘meccanismo paese’, fatto di conoscenze, parentele e amicizie è forte, la battaglia potrebbe essere dura….

“La Lega rappresenta un punto importante in questo momento e sarà un riferimento anche in futuro. Matteo Salvini sta crescendo in consensi e anche Ariano è una città che difficilmente prende come riferimento le liste civiche. La Lega fa la differenza non solo per numeri ma per modello di governo perché mette in pratica quello che mai nessuno ha fatto. C’è una dedizione profonda e abbiamo il dovere di seguire questo modo di far politica. Conoscendo Ariano io credo che oggi noi rappresentiamo la svolta per ariano”

Avete dei nomi da presentare?

“Si sta lavorando all’interno della Lega e di Fratelli d’Italia per decidere il candidato sindaco. Persone e programma sono due punti su cui si stanno impegnando molto i segretari provinciali e cittadino”

Qualche pillola sul programma La può fornire?

“Come partito intendiamo agire su tutte le cose dannose e annose per il centro di Ariano. Poi ci sono priorità assolute. Tra queste far tornare Ariano città di riferimento dell’area e ci riusciremo. Abbiamo l’umiltà di chi ama questa gente e solo chi si presta alla politica può portare un risultato realmente alternativo rispetto a chi dice di essere alternativo ma alternativo non è. Noi siamo per il cambiamento concreto non per quello di nomi e facce. Portiamo il modello Salvini ad Ariano”

Lei in fondo in casa leghista è stato accolto….

“Intanto premetto che ho condiviso molta storia e anni di lavoro con la Lega perché ero nel  Popolo della Libertà. Il mio è stato solo un passaggio di simbolo, non di idee e da un anno ho iniziato questo avvicinamento alla Lega. Mi sono incuriosito e mi immedesimo in Matteso Salvini perché ho sempre pensato come lui”.

Per vincere ad Ariano, non sarà necessario fare qualche alleanza? magari con il Meetup?

“Non ci pensiamo proprio e comunque non è un ragionamento che possiamo fare oggi. Con tutto il rispetto per i grillini, ognuno fa la sua politica sperando nel cambiamento. La Lega non è nata oggi, sono anni che è presente sulla politica nazionale e ha ricoperto un grande ruolo e successo. Dapprima solo al Nord, oggi Salvini sta dimostrando che si può unire Nord e Sud”

Crede ci sia reale differenza rispetto al passato all’interno del partito?

“La differenza sta in questo. Lui non è accomodante, il suo modo di governare e amministrare è molto schietto in ogni circostanza anche quando può essere scomodo. La gente che era disorientata e confusa, in Salvini ha trovato un riferimento. Cioè preferisce scegliere colui che determina la politica per arrivare all’occupazione. Vede dire ‘no’ a tutto è facile però devi dare delle spiegazioni e delle soluzioni. Il risultato in Basilicata dimostra che la gente sa scegliere”

Tutto questo su Ariano come si tradurrebbe?

“Guardi intanto io sono prestato agli amici. I riferimenti di partito sono Antonio Loffredo e Pasqualino Santoro. Certo che puntiamo a vincere ma dipende dagli uomini, per questo la scelta dei nomi è decisiva. Fare alleanze o sperperare dieci liste civiche non mi sembra un’arma vincente. Occorre un progetto chiaro, semplice e serio. E’ importante dimostrare i fatti ai cittadini e lo sforzo di formare una squadra che agli occhi della gente realmente può impersonare il cambio di rotta. Poi il simbolo è importante. Il partito è come una casa dove gli uomini fanno la differenza. Io sono pronto ad una grande sfida ad Ariano perché sono convinto che molti  vogliono votare Lega ma aspettano di vedere le candidature”

Grazie

ARTICOLI CORRELATI