Novolegno, Fantoni non recede neanche al Mise: dice no ad ogni proposta

Vertice al Ministero per lo Sviluppo Economico sull'azienda di Pianodardine. L'amministratore Delegato Giorgio Barzari ribadisce la ferma volontà del Gruppo Fantoni a smantellare la produzione e conferma la procedura di licenziamento. Il Ministero intanto calendarizza un nuovo incontro nella prima decade di aprile per verificare nuovamente le posizioni

L’Amministratore Delegato del Gruppo Fantoni ha ribadito la chiusura della Novolegno. Il vertice al Ministero per lo Sviluppo Economico appena concluso a Roma alla presenza del segretario generale della Cisl Irpinia Sannio Mario Melchionna, una delegazione di operai e il sindaco di Montefredane Valentino Tropeano non ha prodotto gli esiti sperati.

L’Amministratore Delegato del Gruppo Fantoni Giorgio Barzari ha replicato la posizione dell’azienda in presenza dei vertici ministeriali e alle rappresentanze irpine, argomentando sulla difficoltà in cui versa il bilancio dell’azienda di Pianodardine. Pollice verso anche sulla proposta avanzata dal sindacato: “Abbiamo chiesto al Gruppo friulano di ritirare la procedura di licenziamento per i 117 lavoratori, e congelare l’iter di chiusura degli stabilimenti per aprire invece un confronto teso a trovare una soluzione alternativa allo smantellamento” ha spiegato Melchionna al termine dell’incontro.

Il segretario della Cisl Irpinia Sannio, Mario Melchionna

“E’ stata avanzata anche la possibilità di intercettare finanziamenti regionali e governativi alla luce della classificazione in area Zes del sito industriale, così come è stato richiesto l’accompagnamento alla riconversione industriale o il subentro di altro imprenditore che potesse assorbire l’azienda e le maestranze”. La posizione dell’Amministratore intanto, è stata inamovibile.

Il vertice si è concluso con la calendarizzazione di un nuovo incontro fissato per la prima decade di aprile al Ministero, per verificare l’ultima ipotesi di accordo fra le parti. Regione Campania, Confindustria, sindacati e istituzioni sono chiamate a compiere un ulteriore sforzo per tentare di trattenere la Novolegno a Montefredane e impedire la perdita del lavoro di 117 operai.

“Il nostro obiettivo al momento è trovare un altro investitore che possa subentrare a Fantoni, anche se pare ci sia un certo interesse, già manifestato da qualche imprenditore” rivela il segretario Cisl. “I lavoratori sono la nostra preoccupazione principale, e in questo momento chiediamo l’impegno di tutti gli addetti ai lavori a fare quadrato intorno alla questione e a trovare una soluzione per il territorio” conclude.

Il Presidente dell’Ato Rifiuti di Avellino, Valentino Tropeano che è Sindaco di Montefredane

Mentre il sindaco di Montefredane Valentino Tropeano sottolinea l’ostinazione della scelta confermata al Ministero da parte dei vertici del gruppo Fantoni, monta il dibattito sulla titolarità del capannone. “I rappresentanti del Gruppo hanno confermato le perdite in bilancio derivanti dall’attività di Pianodardine, ma le argomentazioni non sono state supportate in maniera chiara” commenta Valentino Tropeano.

“Gli operai stanno compiendo il massimo sforzo, e l’azienda stava lavorando conto terzi per rispondere all’affidamento di commesse che sono arrivate. E’ stato anche ribadito che il capannone è di loro proprietà, e che rifiutano ogni contatto con altro imprenditore che possa rilevare l’azienda o subentrare ad essa. Abbiamo riscontrato una ostinazione inamovibile, ma noi guardiamo al domani, e ci resta ancora l’incontro di aprile prima di arrenderci. Il territorio non può essere lasciato nella tensione sociale” conclude.

 

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