Novolegno, la Cgil chiede una trattativa per tutelare lavoro e ambiente

Il segretario generale Franco Fiordellisi in pressing per ottenere il confronto al Ministero per lo Sviluppo Economico con i vertici del Gruppo Fantoni. La Cgil rivendica il Patto per lo Sviluppo siglato con Confindustria Avellino e chiede l'attuazione delle disposizioni in materia di sicurezza ambientale

“Su Novolegno e questione ambientale rigettiamo la dicotomia fra lavoro e ambiente che per noi non può e non deve esistere. Per cui invitiamo Confindustria ad essere conseguente con quanto sottoscritto dalle organizzazioni sindacali nel Nuovo Patto per lo Sviluppo e per il  Lavoro della Provincia di Avellino: serve sinergia, investimenti pubblici, privati e rispetto degli accordi”. Così il segretario generale della Cgil Avellino Franco Fiordellisi, all’indomani dello sciopero di 8 ore sui tre turni e i tavoli in Prefettura.

La vertenza Novolegno si sposterà al Mise. “Riteniamo fondamentale che questa diventi una questione di peso nazionale: sono in gioco 116 dipendenti, le loro famiglie, l’intero indotto dell’azienda e la desertificazione della zona industriale della Valle del Sabato. Per questo motivo i lavoratori continueranno la lotta facendo 2 ore di sciopero alla fine di ogni turno” si legge nella nota diramata.

“Per la Cgil Avellino l’ambiente, la salute e l’occupazione vanno sempre salvaguardate” continua Fiordellisi, “soprattutto in una realtà come l’Irpinia che sta attraversando una profonda, complessa e articolata crisi del manifatturiero e che in questa crisi industriale vede la sua tipicità”.

E ancora: “In queste ore molti stanno provando a costruire una contrapposizione fra lavoro e ambiente: noi pensiamo che le battaglie siano collegate. In questi 40 anni il gruppo Fantoni ha preso finanziamenti, non ha mai realmente investito in Irpinia mentre ha fatto ingenti investimenti negli stabilimenti del Nord e all’estero; non ha voluto sostenere riconversioni, nuove produzioni e ammodernamento degli impianti ed ora minaccia di chiudere lo stabilimento. Lo fa andandosene senza accompagnare gradualmente i lavoratori attivando gli ammortizzatori e senza porsi il problema sociale dell’area in cui l’azienda verte. Noi diciamo che questo atteggiamento è intollerabile per i lavoratori e per il territorio e che metteremo in campo ogni azione possibile per far riconsiderare la chiusura della Novolegno da parte del gruppo Fantoni” tuona il segretario.

“Vogliamo una vera trattativa che tuteli lavoro e ambiente” conclude Fiordellisi. “Riteniamo in sostanza che anche Confindustria debba intervenire per far fare degli investimenti adeguati e attività sostenibili nella Valle del Sabato e nella zona industriale di Pianodardine. È necessario accelerare anche e soprattutto in termini di sicurezza e ambiente, così come avevamo indicato nel Patto per il Lavoro in Irpinia. Chiediamo per questo un impegno deciso del Governo, così come delle aziende dell’area, di Confindustria e del gruppo Fantoni”.

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