La Novolegno chiude. L’annuncio ufficiale dell’azienda

ASSEMBLEA FIUME DEI LAVORATORI. IL SINDACO DI MONTEFREDANE SI RIVOLGE AL MISE. CONTATTI CON PREFETTO, CONSORZIO ASI E CON LA PROPRIETÀ. Il Gruppo Fantoni ha comunicato la decisione a Confindustria Avellino questa mattina. Saltano 117 posti di lavoro, nonostante gli sforzi del sindacato che da mesi trattava con l'azienda un rinnovo del contratto di solidarietà per avere un nuovo piano industriale. In questi giorni l'azienda era al centro delle polemiche sollevate da alcuni cittadini con una petizione per la riconversione dello stabilimento

Lo stabilimento Fantoni della Novolegno di Pianodardine

La Novolegno di Arcella a Pianodardine chiude a partire da lunedì prossimo. Lo ha comunicato l’azienda, I 117 lavoratori si sono riuniti in assemblea nel pomeriggio per discutere la situazione con le organizzazioni sindacali. A dicembre si parlava del taglio di 55 unità, con la conferma dei contratti di solidarietà per gli altri. In queste ore la svolta definitiva con l’annuncio venuto durante una riunione convocata nella sede avellinese di Confindustria.

Nei giorni scorsi le polemiche sollevate da alcuni cittadini di Prata Principato Ultra e della Valle del Sabato, che avevano preannunciato una petizione per obbligare l’azienda alla riconversione degli impianti. Si era parlato di un dossier da inviare al Ministero dell’Ambiente Sergio Costa, al Prefetto di Avellino, Maria Tirone, al Procuratore Rosario Cantelmo e al comandante dei Noe di Salerno. Si chiedeva di «intervenire immediatamente per sospendere qualsiasi attività della Novolegno a tutela della pubblica incolumità».

Non ce n’è stato bisogno. Il Gruppo Fantoni ha ritenuto di chiudere l’esperienza avellinese e di mandare a casa gli operai.

Vanificato il lavoro delle organizzazioni sindacali e della R.s.u. aziendali che puntavano a confermare i contratti di solidarietà in scadenza nel prossimo mese di giugno con un prolungamento alla primavera del 2020.

Si stava discutendo di un piano industriale adeguato all’altezza della sfida di un gruppo quale Fantoni, in grado di rilanciare lo stabilimento di Arcella di Montefredane. Il documento siglato nel dicembre scorso dalle rappresentanze delle organizzazioni sindacali è riportato integralmente nel servizio disponibile al link sotto. In calce le firme di Filca-Cisl con Giovanni Lo Russo, Feneal-Uil con Carmine Piemonte, Fillea-Cgil con Antonio Di Capua, Ugl-Costruzioni con Angelo D’Onofrio.

IL CASO ALL’ESAME DEL MISE. Al termine della lunga assemblea le istituzioni locali hanno fatto sapere di essere pronte a fare la propria parte per tentare di aprire uno spiraglio. Si annuncia il coinvolgimento del Prefetto di Avellino, Maria Tropeano, con l’obiettivo di coinvolgere il Ministero dello Sviluppo Economico. Il Sindaco di Montefredane, che da settimane segue l’evoluzione della vicenda, ha trascorso l’intera giornata con i lavoratori, per tentare di trovare lo spazio per una soluzione. Per ora l’obiettivo è di coinvolgere il Mise in una vertenza che riguarda 117 lavoratori, cioè altrettante famiglie. Nelle prossime ore il Comune di Montefredane avvierà un contatto con il Gruppo Fantoni, ben deciso a difendere uno stabilimento di alto profilo, che nelle intenzioni di tutte le istituzioni dovrà continuare ad esserci anche se Fantoni non tornasse sui suoi passi. Sulla vicenda è impegnato anche il Consorzio Asi, che sta lavorando ad una variante per Pianodardine con l’obiettivo di stabilire regole chiare sull’utilizzo dell’area industriale dove la priorità dovrà tornare ad essere il lavoro.


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