Uno dei cantieri lungo la costruenda SSV Lioni Grottaminarda

Il Consorzio Infrasud, appaltatore della Lioni- Grottaminarda, prende atto della chiusura della stazione appaltante e dell’Unità di Missione del commissario ad acta Filippo D’Ambrosio e predispone gli atti alla sospensione ufficiale dei lavori. I vertici del Consorzio saranno martedì a Grottaminarda per procedere alla firma della documentazione e, presumibilmente, per incontrare gli imprenditori delle 12 aziende impegnate nel sub-appalto che attendono da dicembre il pagamento delle fatture.

Un viadotto completato lungo la SSV Lioni Grottaminarda

Sono ore concitate infatti per gli imprenditori campani che hanno maturato crediti per svariati milioni di euro, sovraesponendoli nei confronti delle banche e mettendo a repentaglio le aziende stesse. “Se la prossima settimana non arriverà il trasferimento del pagamento siamo pronti alle azioni legali” tuonano gli imprenditori all’indomani del vertice politico di Frigento, con l’ex Ministro per le Infrastrutture in quota Pd Graziano Delrio, ospite dell’ex deputato Luigi Famiglietti.

Uno dei cantieri della SSV Lioni Grottaminarda

Non appena Infrasud determinerà lo stop ai lavori, scatteranno le azioni legali. Una procedura attesa da parte degli imprenditori per procedere all’azione legale stessa, deputata ad innescare la vertenza nei confronti del Governo e del Ministero per le Infrastrutture: invece di spendere i soldi per completare la strada, si costringe il Governo a spendere soldi per risarcire le imprese.

La “vertenza nella vertenza” fra le imprese sub appaltatrici e il Consorzio intanto viaggia sul filo di lana, ma le imprese locali non possono escludere in questo momento che siano gli operai stessi ad intraprendere azioni legali nei confronti del committente. Intanto Condotte è in amministrazione straordinaria e Italiana Costruzione stenta a pronunciarsi sulla vicenda. La sospensione dei lavori quindi resta l’unica strada per frenare le perdite in termini di costi, e per congelare i pagamenti ai fornitori e alle imprese locali.

Cantiere allestito lungo il tracciato della Lioni Grottaminarda

“Il nostro personale ci ha dato l’aut aut: se entro la prossima settimana non avranno i pagamenti delle spettanze arretrate ci sarà un’azione legale” spiega Salvatore Castellano, titolare della Castellano Costruzioni. “Sono saltati tutti i margini di dialogo, e i Consorzi Infrav che rappresentano l’opera, non considerano l’enorme problema che si è aperto sul territorio. Tutte le nostre fatture sono ormai scadute da dicembre, e attendiamo il termine annunciato della prossima settimana”.

La SSV Lioni Grottaminarda in costruzione

Ha già intrapreso un’azione legale il leader di Areco Srl di Caserta, Dante Salzillo, azienda impegnata nella costruzione di opere in cemento armato presente sul cantiere dal 2015: “Stiamo attivando le procedure con i nostri legali, ma sono certo che anche il Consorzio avvierà un’azione nei confronti della committenza” ha annunciato. “I lavori sono al 60%, e gli investimenti hanno raggiunto ormai più della metà prevista: non è immaginabile che l’ingranaggio si ferma perchè materialmente non c’è chi apre la cassa e paga. Martedì sarò costretto a predisporre licenziamenti di massa, ovvero tutti e 18 i dipendenti in forza al cantiere” denuncia.

Un viadotto della SSV Lioni Grottaminarda in avanzato stato di realizzazione

Il prospetto annunciato da Areco rispetto al sub appalto ottenuto, prevedeva l’assunzione di 60 unità per la costruzione della galleria a Gesualdo, “ma il Governo ‘del cambiamento’ ha bloccato tutto e ho dovuto rivedere i piani di incremento del personale. Nelle riunioni con i sindacati è emersa una struttura sociale e imprenditoriale compatta per fare fronte comune nella vertenza, ma io non pagherò gli stipendi, nè la cassa integrazione ai miei operai: andrò in concordato e porterò i libri in tribunale” continua Salzillo.

Le piccole imprese non hanno i requisiti per accedere agli ammortizzatori sociali, in quanto la società stessa non è in condizioni di insolvenza. “Oltre alla solidità delle imprese, che mi pare oltremodo compromessa, bisogna considerare che ad oggi il territorio è martoriato, con materiali a terra che non possono essere utilizzati, altri che non arrivano in cantiere, pile di materiali esposti al deterioramento, scavi di 8 metri, gallerie aperte e nessuna sicurezza dei cantieri. Parliamo di un danno al territorio da 20 milioni di euro” tuona.

SSV Lioni Grottaminarda, sezione della strada in fase di realizzazione

L’imprenditore attacca la gestione della vicenda da parte del Governo e del Ministero per le Infrastrutture: “Non è immaginabile eliminare il Commissario ad Acta, che ha un costo pari all’1% dell’opera complessiva- parliamo di un cantiere da 430milioni di euro. Fino alla data del 31 dicembre abbiamo lavorato senza alcuna difficoltà e in grande armonia, grazie ad una cabina di coordinamento efficace che garantiva il pagamento e la celerità dei lavori. Sono stati prodotti stati di avanzamento e fatture, e oggi siamo ai decreti ingiuntivi”.

Il Sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia, così come l’Onorevole Generoso Maraia, rappresentanze Pentastellate al Governo, hanno garantito la prosecuzione dei lavori, con la titolarità dell’opera in capo al Ministero. “La Lioni- Grottaminarda è un’opera strategica nazionale, che gode del regime di straordinarietà, ovvero è esente da Iva. Chi parla non conosce il cantiere, nè le sue problematiche. A questo punto il Governo si preoccupasse di nominare entro oggi chi apre la cassa e paga: risolverebbe tutti i problemi e confermerebbe l’opera. La mole del cantiere aperto intanto, produce costi esorbitanti anche quando è fermo” conclude.

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