Insulti razzisti al portiere, ritirata la squadra del Serino Calcio

Sul grave episodio di razzismo scende in campo l amministrazione comunale e l assessore alle politiche giovanili Marcello Rocco che chiede un intervento immediato del Ministro Salvini affinchè esprima una ferma condanna agli episodi di violenza e razzismo negli stadi

L’arbitro insulta il portiere del Serino Calcio, il venticinquenne senegalese Gueye Ass Dia, e il presidente decide di ritirare la squadra e chiede un’indagine federale. Un episodio che è stato riportato dalla stampa nazionale e che ha acceso i riflettori sul clima di intolleranza che si respira in ogni angolo dello stivale, anche nell’accogliente e calorosissimo Sud.

Ma il freno arriva dallo sport, e dal presidente del Serino Calcio, Donato Trotta, che all’Ansa ha annunciato la volontà di fermare il campionato di promozione, Girone C, e diventa il simbolo di un argine politico inaspettato. Il congelamento del campionato viene vista come un’azione clamorosa di denuncia per le gravi offese compiute a danno di un giocatore senegalese.

Stadio di Montemiletto, giocano la Serino Calcio contro la Real Sarno. Gueye Ass Dia gioca in squadra da portiere e durante la partita è stato raggiunto dal cartellino rosso dell’arbitro. Lui ha chiesto spiegazioni, ma secondo quanto denunciato, l’arbitro gli avrebbe risposto “Stai zitto, negro”.

Il portiere è uscito dal campo, ed è stato avvicinato dal presidente Trotta- che avrebbe chiesto al ragazzo le ragioni dell’espulsione. Immediata la reazione: Trotta è entrato in campo, ha stretto la mano all’arbitro e ha richiamato la squadra, intimando l’uscita dal campo dei giocatori e la fine della partita. Un gesto che ha subito balzato al clamore delle cronache nazionali e che lancia un campanello d’allarme sulla pericolosa deriva a cui si sta conducendo la popolazione.

L’intera comunità serinese intanto questa mattina è attonita. Serino si conferma infatti uno dei comuni più esposti sul fronte dell’accoglienza e vanta una buona capacità di integrazione degli ospiti del centro Sprar nella comunità. La stessa squadra calcistica vanta la presenza di diversi ragazzi di colore, che attraverso lo sport sono diventati cittadini serinesi, e hanno acquisito usi e costumi della città.

Si espone in prima linea l’assessore alle politiche giovanili del Comune Marcello Rocco, che si esprime a nome dell’amministrazione comunale e etichetta come “Gravissimo l’episodio di stampo razzista nei confronti del portiere dell’A.S.D. Serino”. E annuncia: “Auspichiamo un intervento del Ministro Salvini per arginare il razzismo negli stadi”.

“Gueye Ass Dia, giocatore dell’A.S.D. Serino ha subito una vera e propria aggressione verbale dall’arbitro, il quale si è rivolto a lui dicendogli: “Stai zitto, negro!” continua l’assessore. “La partita del girone C del campionato di promozione giocata, sabato 26, dal Serino Calcio 1928 contro il Real Sarno è stata macchiata da un comportamento di stampo razzista arrivato dal direttore di gara, inaccettabile per la sua violenza e antisportività”.
Rocco esprime vicinanza e solidarietà al giocatore Gueye Ass Dia, alla squadra e alla società.

“Condivido la presa di posizione del Presidente, Donato Trotta, che vedendo il calciatore in lacrime mentre si dirigeva negli spogliatoi ha deciso di ritirare la squadra dal campo perché ha dichiarato di non permettere a nessuno di calpestare la dignità dei ragazzi e soprattutto la sua” continua. “Qualora il Presidente Trotta e la squadra lo dovessero ritenere opportuno sono a loro disposizione per compiere qualsiasi iniziativa si ritenga utile per far si che episodi del genere non avvengano mai più in Irpinia e in Campania, alla luce del fatto che il calcio è seguito da tantissimi giovanissimi i quali potrebbero essere influenzati in maniera negativa e pericolosa da episodi discriminatori del genere, soprattutto se compiuti da chi le regole le dovrebbe far rispettare e non violare”.

E infine l’appello al Ministro Salvini: “Auspico che il ministro dell’Interno Matteo Salvini torni sui propri passi non tollerando più episodi di razzismo e violenza negli stadi applicando pene severissime per i trasgressori e adottando provvedimenti esemplari come la chiusura degli stadi e la sospensione delle partite, lì dove si reputa necessario come, ad esempio, per i cori razzisti, di qualche settimana fa, contro il giocatore della SSC Napoli Kalidou Koulibaly” conclude.

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