Zes, Frigento esclusa dall’area di Valle Ufita. Ciullo chiama la Regione

Inviata Delibera di Giunta alla Regione Campania. L'amministrazione comunale avanza richiesta di variante al perimetro ZES per includere anche l'area P.I.P di Frigento.

Il Comune di Frigento bussa alla Regione Campania. Inviata delibera di Giunta con richiesta precisa: l’inclusione nella ZES di Valle Ufita dell’area P.I.P di Frigento.

Trentuno lotti, di cui 27 assegnati. Una ventina le aziende insediate di cui 14 in esercizio su una superficie di circa 430mila mq. La pertinenza del sito riguarda il fatto che urbanisticamente è inquadrato sia nel PUC del Comune di Frigento sia nel piano urbanistico del Consorzio A.S.I. di Avellino. Inoltre l’area è parte del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento) della Provincia di Avellino. E’ riconosciuta infatti zona a vocazione logistico e industriale.

Altra peculiarità è la predisposizione all’agroalimentare e l’immediata prossimità al perimetro ZES. La parte considerata che fa riferimento al comune frigentino, di recente ha ricevuto dalla Regione Campania un finanziamento di oltre 1milione di euro. Cifra da destinare alla realizzazione di un progetto di “Interventi infrastrutturali per il Recupero, la Valorizzazione, la Razionalizzazione delle Aree di Insediamento Produttivo per l’Attrazione di Investimenti”. Si tratta di fondi da destinare al potenziamento e alla realizzazione di infrastrutture, al miglioramento degli standard qualitativi dell’area, alla realizzazione di reti tecnologiche. Poi ancora piste ciclabili e pedonali.

Il centro storico di Frigento. Il campanile annesso alla Cattedrale nel cuore della cittadina

“Ci proviamo – dichiara il sindaco Carmine Ciullo – davvero siamo quelli più prossimi all’area ZES. Sappiamo lo spazio è delimitato e ristretto però se si potesse avere un piccolissimo ampliamento, sarebbe una gran cosa”.

Il primo cittadino ricorda anche che l’ok della Regione Campania per il riconoscimento della Zona Economica Speciale si è avuto “anche grazie al pressing dell’onorevole Luigi Famiglietti“.

L’eventuale e auspicabile inglobamento del PIP frigentino significherebbe, per il territorio di riferimento, diventare maggiormente attrattivi per gli investitori.

Sindaci irpini a Bruxelles. Da sinistra Carmine Ciullo, Oreste Ciasullo, Stefania Di Cicilia, Giuseppe De Pasquale. In terza fila, Alessandro Ciasullo, Ariano Irpino

Questi infatti godrebbero (così come previsto per le aree ZES) di particolari benefici fiscali e di semplificazioni burocratiche e amministrative. Soprattutto tutta l’ “operazione” garantirebbe un impulso all’occupazione, vero tarlo dei piccoli Comuni.

Una strategia analoga è stata proposta anche a Solofra. Qui il sindaco Michele Vignola ha infatti palesato l’intenzione di proporre la città della concia e Montoro aree ZES in quanto vicinissime al porto di Salerno.

Si tratta per i due lembi della provincia, Frigento e il solofrano, di mettere in atto strategie possibili per il rilancio industriale e occupazionale di zone interne ma collegate efficientemente con le aree portuali di Napoli e Salerno.

Nello specifico, Frigento si collega in tempi rapidi al casello autostradale dell’A16 di Grottaminarda e l’area PIP è prossima alla realizzanda Stazione Hirpinia, lungo la tratta Napoli – Bari con annessa piattaforma logistica.

L’iniziativa che fa capo al sindaco Carmine Ciullo, si accoda ad una serie di proposte che i Comuni del bacino ufitano stanno tirando fuori dai cassetti proprio in questi giorni. Anche perchè RFI e la Regione Campania chiedono contezza della progettazione in termini infrastrutturali rispetto al collegamento con la stazione ferroviaria. E’ poi necessaria la crescita in termini di servizi e la realizzazione delle cosiddette “opere di contorno” alla stazione. Il territorio chiamato a crescere, sta quindi presentando documenti e piani. Inizia a percepirsi una certa fibrillazione. Un gravitare di idee e di intenti supportati da apposite strategie politico economiche.


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