Tantissimi ragazzi, ma anche famiglie hanno festeggiato l’arrivo del nuovo anno ad Avellino sotto il palco scintillante allestito nei pressi della Villa Comunale.
Nello stesso luogo dove da una decina d’anni si tengono i comizi elettorali, gli avellinesi e molti altri campani giunti anche dalle vicine province, hanno applaudito i protagonisti di una notte particolare, che per una volta ha dato l’impressione di collegare la piazza avellinese a quelle delle altre città italiane.
Un successo il concerto di Gigi Finizio, l’esibizione di Moreno, tanti applausi per I Ditelo voi, Ciccio Merolla, Mimmo Foresta, Enzo Costanza. La conduzione impeccabile di una voce radiofonica amata dal pubblico, come quelle di Gianni Simioli e Manila Nazzaro, hanno trasportato soprattutto i giovanissimi in una dimensione a loro più vicina, fatta di luci, colori e amicizia. Il servizio di sicurezza ha funzionato. L’ordinanza emessa dal Comune di Avellino sotto la supervisione della Prefettura, affidata alle forze dell’ordine ha consentito al pubblico una notte di festeggiamenti in tranquillitá. Avellino sotto questo profilo ha mostrato un’efficienza collaudata, nonostante un evento di questo tipo non sia frequente da queste parti.
Dopo la mezzanotte la festa è proseguita in un Corso Vittorio Emanuele trasformato in vera e propria discoteca.
Quasi centomila euro il costo del programma, che lascia comunque la consapevolezza delle potenzialitá di Avellino come possibile piazza per l’intrattenimento. Cuore di grandi avvenimenti sportivi negli anni ’80, quando nel Capoluogo irpino sono stati organizzati incontri calcistici internazionali con la Nazionale di Calcio e addirittura una finale di Coppa Uefa, l’attuale Uefa League, Avellino da decenni attira nei giorni del Ferragosto decine di migliaia di spettatori per i concerti e gli appuntamenti religiosi. Favorita dalla confluenza delle grandi vie di comunicazione autostradali e, a breve anche ferroviarie, può diventare il centro di una importante industria dell’intrattenimento, partendo magari da un progetto di restyling dello Stadio Partenio, oggi non più teatro del grande calcio nazionale.
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