Qualità della vita, Avellino prima in una Campania in difficoltà

Novantesima in Italia su 107 province per qualità della vita, ma svetta tra gli altri capoluoghi regionali. Resta indietro su ambiente e turismo, avanza invece nel risparmio

Avellino è la novantesima in Italia su 107 province per qualità della vita, ma nel buio in cui si trova la Campania (clamorosamente in fondo alla graduatoria) può addirittura guardare il bicchiere mezzo pieno: è la migliore a livello regionale.

La classifica è quella tradizionalmente pubblicata da Il Sole 24 Ore prima di Natale.
giunta quest’anno alla sua 29ma edizione, la classifica di quest’anno si presenta ricca di curiosità. Milano si piazza in testa alla lista, davanti ad una Bolzano per molti anni leader, ora in risalita dal quarto posto. Sul terzo gradino c’è Aosta. Il Mezzogiorno ha occupato quasi tutte le posizioni peggiori, confermando le difficoltà attuali, dopo una ripresa consumata tra la metà degli anni ’90 e l’inizio del decennio successivo.

Migliora Napoli, ed è tutto dire visto che arriva al 94esimo posto. Dando uno sguardo alle tabelle, Avellino si conferma la città del risparmio e del patrimonio familiare (che non incide però in maniera distribuita, ma statistica, con grandi patrimoni concentrati in contrapposizione ad una povertà diffusa su numeri crescenti), mentre come si sa è al palo sull’ambiente, ma anche sui servizi con una spesa sociale inesistente. La qualità ecologica appare assolutamente insufficiente, in perfetta coerenza con il recente Rapporto sull’Ecosistema Urbano 2018 redatto da Legambiente.

Molti laureati, a dispetto dell’alta disoccupazione giovanile, un numero di reati inferiore alla media, Avellino è in coda per quanto riguarda il turismo, con un’offerta deludente per quello che concerne l’offerta di spettacoli ed eventi culturali.

Insomma, c’è poco da festeggiare, con molti spunti su cui riflettere e lavorare.


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