Patologie oncologiche, in Campania resta il Registro tumori la fonte dei dati

COLLABORAZIONE CON I MEDICI DI BASE, VIA AI COLLOQUI SUL RUOLO TERRITORIALE. Il Direttore sanitario dell'Azienda Universitaria Vanvitelli Ferdinando Russo precisa che il protocollo con il Governo non cambia le procedure per lo screening: il Registro è pienamente attivo e copre per quasi il 90% il territorio regionale ed è l'unico riferimento legittimato a fornire dati reali e aggiornati

La Direzione generale Salute promuoverà un incontro con le rappresentanze regionali dei medici di medicina generale per definire le modalità di collaborazione (volontaria e universale) alla ricognizione oncologica nel contesto della Rete Oncologica Regionale. Ci si rapporterà su scala regionale e non di singole realtà territoriali ai medici di medicina generale. Il confronto sarà vincolato al rispetto di norme e procedure scientificamente fondate, riconosciute a livello nazionale, e sotto la esclusiva direzione delle strutture pubbliche.

Ferdinando Russo, attuale Direttore sanitario dell’Azienda Universitaria Vanvitelli, chiarisce che il Registro dei Tumori è l’unico riferimento per la fonte dei dati. “In merito alle polemiche sul protocollo firmato dai ministri del Governo sul progetto “Epica” relativo al monitoraggio dei tumori in Campani, ribadisco che l’esperienza di monitoraggio dei tumori avviata in passato a Casoria, era relativa agli anni 2012-2015, quando non esisteva il Registro Tumori. Il nuovo governo regionale ha ricostruito il registro Tumori che oggi è pienamente attivo, e copre per quasi il 90% il territorio regionale. Si ribadisce quindi che l’unico riferimento legittimato a fornire dati reali e aggiornati sulle patologie oncologiche non può che essere la struttura pubblica e quindi il Registro Tumori”.

Da sinistra: Matteo Salvini, Ministro dell’Interno, il Premier Giuseppe Conte e il Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio
La firma a Caserta dei Protocolli con la Regione Campania sulla Terra dei Fuochi

IL PROTOCOLLO TRA REGIONE CAMPANIA E GOVERNO. Le polemiche erano nate in seguito al protocollo d’intesa sui rifiuti firmato a Caserta. L’accordo, che coinvolge sette ministeri punta a contrastare i roghi, le discariche abusive e il traffico dei rifiuti, intervenendo sul monitoraggio dell’incidenza patologica nella Terra dei Fuochi con il coinvolgimento dei medici di base per monitorare gli indici tumorali. «Stiamo ridando il diritto di respirare ai cittadini di questa terra e a questa terra», aveva detto il Vicepremier Luigi Di Maio. Il ruolo dei medici di base non altera, ha spiegato in queste ore la Direzione generale della Salute in Campania, il quadro resta immutato ai fini della raccolta ed elaborazione dei dati.

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