IIA non fallirà. Fiom Cgil: entrano Leonardo e Ferrovie dello Stato

L'assemblea dei soci dell'Industria Italiana Autobus prende atto dei progressi avviati al tavolo del Ministero e si prepara all'assemblea convocata per l'11 dicembre. Fiom Cgil parlano di passo avanti in attesa della ricapitalizzazione. Resta la mobilitazione in attesa della definitiva chiusura del riassetto societario

Scongiurato il fallimento della IIA: ci sarà, come da tempo abbiamo chiesto, la possibilità di strutturare un intervento di Invitalia, Leonardo e Ferrovie dello Stato”. Così la nota pubblica delle segreterie sindacali Fiom – Cgil. La soluzione “non definitiva, rappresenta un ulteriore passo in avanti dopo le rassicurazioni del  vice premier e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che ha annunciato, l’altro giorno a Caivano, che l’azienda provvederà al pagamento degli stipendi. È utile ribadire che oggi è stato, comunque, scongiurato il rischio di portare i libri contabili in tribunale”. Il comunicato è stato divulgato al termine del presidio romano delle sigle sindacali. Presenti in quel della capitale il segretario generale della Cgil di Avellino, Franco Fiordellisi, il segretario nazionale Fiom, Michele De Palma, la rsa Iia, Silvia Curcio e la rsa Fca, Italia D’Acierno.

«La lotta paga», ha affermato con soddisfazione il segretario provinciale della Cgil Franco Fiordellisi. «Anche grazie alla nostra pressione è stato scongiurato il fallimento: ci sarà, come da tempo abbiamo chiesto, la possibilità di strutturare un intervento di Invitalia, Leonardo e Ferrovie dello Stato».

Susanna Camusso

Il segretario generale della Cgil Susanna Camusso l’ha definita “straordinaria storia di resistenza”. Il riferimento è alla lunga agonia scandita da sospiri e apprensioni dal 2014. Anno in cui è nata l’Industria Italiana Autobus dalla fusione della ex Bredamenarinibus di Bologna e l’ex stabilimento IVECO di Valle Ufita. 441 dipendenti in totale che da anni vivono rinvii, attese, parentesi lavorative. Oggi l’aut aut annunciato nei giorni scorsi dai vertici aziendali. O ricapitalizzazione certa, carte alla mano, o consegna dei registri in Tribunale.

Nel mezzo giorni di lotta. Tentativi di incontro con i vertici governativi intercettati in quel di Caivano. Manifestazioni di protesta pacifica. Apprensione per gli stipendi, emessi nelle ultime ore. Una gara vinta a Roma per la quale bisognerà produrre autobus e la liquidità emessa dalla Tper di Bologna. L’impegno dei due Governatori Bonaccini e De Luca. Il pressing dei sindacati.

Il corteo dei lavoratori IIA di Flumeri

La promessa del Polo Pubblico assunta personalmente dal vicepresidente Luigi Di Maio. L’interesse di Busitalia, la conferma di Leonardo e Invitalia. Tutto appetibile ma non formalizzato negli atti fino alle ultime ore. Si attende l’incontro al Mise, non ancora definito, per mettere nero su bianco la realtà dei fatti. Chi entra e chi esce. E con quale peso specifico all’interno del Polo.

Questa mattina la Fiom – Cgil irpina e bolognese ha piantonato il palazzo dello studio notarile a Roma. Lì dove nel pomeriggio si è tenuta assemblea straordinaria dei soci.

“Resta la nostra preoccupazione per i tempi della ricapitalizzazione dell’azienda e il rischio chiusura dell’attuale proprietà, rimarcando la necessità di partecipazioni pubbliche. Per garantire un futuro occupazionale ai dipendenti dei due stabilimenti di Bologna e di Flumeri continueremo la nostra battaglia affinché ci sia una risoluzione positiva e compiuta per il polo della mobilità e degli autobus in Italia“.

In aggiunta al comunicato della Fiom Cgil nazionale, Silvia Curcio ne ha diffuso uno locale nel quale esprime delusione per la mancata formalizzazione della ricapitalizzazione in atto, auspicando che possa concretizzarsi quanto prima. Nel frattempo, il Cda della IIA è riconvocato con la partecipazione dei soci al prossimo 11 dicembre.

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