Vignola: fuori dal Pd i mercenari della politica

Conferenza stampa in via Tagliamento del candidato di Centrosinistra sconfitto alle elezioni provinciali di Avellino. Annunciando una fase di rigenerazione dal basso del partito, ha esortato il Governatore De Luca ad intervenire per fare chiarezza nella sua coalizione, dove milita chi in realtà sostiene alleanze diverse

Michele Vignola nel corso di una conferenza stampa in Via Tagliamento ha attaccato violentemente quelli che ha definito “i mercenari della politica”, sabotatori del Pd e del centro sinistra.

Il candidato di democratici, popolari, socialisti, sconfitto alla Provincia, ha esibito i numeri che dimostrano “inequivocabilmente” come una minoranza interna al Partito Democratico abbia scelto di far prevalere il Centrodestra mescolato ad un progetto dai tratti ambigui, come l’ha definito. “Esco sconfitto da una elezione di secondo livello, grazie a questi giochi consumati nell’ombra, con la consapevolezza che se avessero votato i cittadini il risultato sarebbe stato ben altro”.

Parso fortemente determinato, Vignola ha difeso il progetto unitario messo in campo dalla coalizione, spiegando che alle urne è stato sconfitto il cambiamento per garantire la continuità. Nel mirino del sindaco di Solofra il dissenso celato di alcune fazioni “che non hanno lo spessore, la cultura, e il pensiero per poter essere definite correnti”. Introdotto dal segretario provinciale Giuseppe Di Guglielmo, che Vignola ha ringraziato per il lavoro svolto durante la campagna elettorale, di fronte ad una platea di amministratori locali e dirigenti, ha annunciato la prosecuzione nel Partito Democratico della nuova fase aperta dalla svolta unitaria maturata nelle ultime settimane. “Non permetterò, non permetteremo, che l’interesse di pochi comprometta il patrimonio imprescindibile dell’unità politica tanto faticosamente raggiunta nel nostro partito”.

Umberto Del Basso De Caro, deputato del Pd, già Sottosegretario alle Infrastrutture nei Governi Renzi e Gentiloni

E poi: “Sia chiaro che gli equilibri realizzati prima del congresso provinciale sono da considerarsi superati”. In sostanza, Vignola ha chiarito che il percorso congressuale nazionale è ormai in atto anche ad Avellino, dove si dovrà tornare a fare politica nei territori.Di qui l’orizzonte del suo impegno: realizzare la massima convergenza possibile all’interno del partito da un lato, dare continuitá e valorizzare il patto politico e programmatico con gli alleati dall’altro, nella prospettiva elettorale che tra pochi mesi porterà al voto numerose città e comuni della provincia di Avellino.

Il candidato del centro sinistra non ha citato tutti i destinatari del suo messaggio, che tuttavia ha identificato chiaramente, quando ha indicato nelle città medio- grandi della provincia il luogo del tradimentoi. Ma Vignola non si è limitato a lanciare segnali ad uso interno. Rivendicando il ruolo di rappresentante della coalizione nella battaglia per la Provincia, ha sonoramente bocciato la proposta avanzata da Domenico Biancardi e “dall’indistinta coalizione” che lo ha sostenuto. “I traditori del Pd, per fortuna parliamo di una minoranza, hanno sommato i loro voti a quelli di chi si è candidato per mantenere la Provincia nel ruolo secondario che ha avuto in questi quattro anni”.

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca e la Presidente del Consiglio Rosa D’Amelio

Vignola ha chiesto che quanto è accaduto non resti impunito, chiamando in causa il Governatore Vincenzo De Luca. Non tutti quelli che hanno boicottato il Centrosinistra si sono nascosti, ha sottolineato. Ha fatto riferimento a chi ha organizzato una lista contro il Pd, Vincenzo Alaia, ha sottolineato la presenza a Palazzo Caracciolo di un consigliere provinciale uscente, ha tirato in ballo un candidato alle politiche del Centrosinistra, oggi indicato vicino al Centrodestra. Sull’operato di costoro il Governatore non potrà far finta di niente. Questi si sommano a chi invece resta defilato nel partito, nonostante la sua responsabilità istituzionale nelle zone interne.

Riferendosi poi all’ex presidente Gambacorta, per altro citato, Vignola ha sottolineato la naturale convergenza fra i sindaci di Ariano ed Avella con l’obiettivo di mantenere lo status quo a Palazzo Caracciolo. “Contro di me le forze della conservazione si sono unite per impedire che io riformassi il blocco burocratico della Provincia e restituissi l’ente più importante per ogni cittadino irpino alla sua naturale funzione, quella di cabina di regia della programmazione economica, dello sviluppo, e dell’occupazione in un territorio come il nostro che chiede solo di essere governato”.

Ingresso alla sede nazionale del Partito Democratico al Nazareno

Un ringraziamento caloroso e un’ideale stretta di mano a tutti gli amministratori locali, che con lealtà, spirito di servizio e responsabilità in questa tornata hanno certificato la nascita di una coalizione vera, che da oggi offrirà una speranza di futuro agli elettori della provincia di Avellino. Dopo avere risposto ad alcune domande poste dai cronisti, Vignola ha dato appuntamento ai dirigenti e amministratori locali presenti per le nuove iniziative. “Il progetto riformista è solo all’inizio”.

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