Comune di Avellino, le opposizioni: Ciampi via subito. Bilancio, Arace: voto politico

I consiglieri Pizza e Arace auspicano che l'esperienza amministrativa si chiuda al più presto e denunciano l'immobilismo della giunta. Differenti le valutazioni sulla situazione finanziaria dell'ente.

Nadia Arace

Le opposizioni chiedono al Pd di non temporeggiare ulteriormente sulla sfiducia al sindaco, per uscire dalla condizione di stallo in cui si trova il Comune di Avellino.

In settimana il consiglio tornerà a riunirsi per definire l’assetto e la composizione delle commissioni permanenti. Per fine mese l’aula sarà chiamata ad affrontare anche il delicato nodo del bilancio consuntivo e della strategia di risanamento finanziario dell’ente. Ma a prevalere è lo sguardo sul futuro dell’amministrazione cittadina.

Il candidato sindaco del Centrosinistra ad Avellino, Nello Pizza

«Non credo – ha affermato il capogruppo dei Popolari, Nello Pizza – che da parte del Pd ci sarà alcuna accelerazione sulla sfiducia. Non ci resta, quindi, che aspettare. Questa esperienza amministrativa, comunque, è ormai conclusa. La giunta è completamente ferma».

Rispetto al Consuntivo 2017 i demitiani sembrano intenzionati ad esprimere un voto contrario: «Abbiamo sicuramente meno vincoli degli altri gruppi di opposizione, essendo collocati in minoranza nel precedente mandato. Attendiamo di saper quali interventi vuole predisporre l’esecutivo. Finora non è arrivata nessuna proposta. Ci si limita a scaricare le colpe su chi è venuto prima».

Il giudizio del consigliere Pizza sull’operato del sindaco Foti però non è negativo: «Ha lavorato per ridurre il disavanzo, attraverso una serie di provvedimenti, con i quali sono stati riconosciuti ed estinti debiti fuori bilancio in misura consistente. Ovviamente c’è ancora molto da fare, ma la situazione oggi è migliore di quella registrata cinque anni fa».

Nessun allarmismo dunque sul futuro dell’ente: «E’ una situazione che si può affrontare con un po’ di coraggio. La maggior parte delle amministrazioni locali italiane si trova in condizioni simili. Il sindaco Ciampi e la sua compagine dovrebbero assumersi le responsabilità che il ruolo di governo comporta. Ma pare proprio che preferiscano crearsi alibi, pur di scaricarsi di ogni problema».

Il palazzo degli uffici in piazza del Popolo, sede della amministrazione comunale di Avellino

Anche il giudizio di Nadia Arace, capogruppo di Si Può, è molto critico: «Questa esperienza deve concludersi il prima possibile, per limitare i danni alla città. Mi sarei aspettata le dimissioni del sindaco, dopo la bocciatura delle linee programmatiche. Senza una maggioranza non è possibile andare avanti. Non ci sono le condizioni per garantire un minimo di attività istituzionale».

Al Pd viene attribuita la responsabilità di questa fase di stallo: «Non è più tempo di dichiarazioni di intenti. Servono atti concreti. E’ incomprensibile la scelta di legare i destini del Comune alle elezioni provinciali. Ma anche questo è un segnale della situazione che il Pd si trova a vivere ormai da anni. E’ un partito allo sbando».

Sul bilancio Arace non ha dubbi: «E’ la rappresentazione del fallimento della precedente amministrazione e delle scelte consumate negli anni dal Pd, al governo della città. Non si può liquidare il documento contabile come una questione meramente tecnica. Il voto che esprimeremo è innanzitutto politico».

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