Vignola: finalmente un ospedale vero
Nasce una nuova Solofra

Lunedì il Landolfi passa ufficialmente sotto la giurisdizione dell'Azienda San Giuseppe Moscati. Il Sindaco ora punta a costruire intorno a quella che vede come una eccellenza una parte nuova della città

Solofra volta pagina e si prepara a scrivere una nuova storia. Parola di Michele Vignola, sindaco di Solofra, che annuncia un cambio di passo nel comparto sanitario alla vigilia della conferenza stampa del 1 ottobre programmata per annunciare l’annessione dell’ospedale Agostino Landolfi all’azienda ospedaliera Moscati di Avellino. Nella visione futura annunciata dal sindaco, l’annessione del “Landolfi” al “Moscati” non comporterà soltanto l’ampliamento dei servizi sanitari spalmati su due strutture ospedaliere, ma sarà anche un moltiplicatore di utenze, a cui si dovranno garantire dei servizi. Vignola è già in attività per recuperare risorse da destinare a parcheggi, bar e un ristorante, così come ha annunciato un piano da candidare a Rfi per ottenere la fermata del treno “Ospedale Landolfi” della tratta Salerno- Avellino- Benevento. “Consideriamo un cronoprogramma molto denso da realizzare e ci vorrà tempo per fare i lavori, ma si parte con l’esistente e si programma sulle potenzialità”, spiega.

Da lunedì l’ex presidio “Landolfi” passa sotto la giurisdizione dell’Azienda Moscati

Il cartello annuncia l’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati all’ingresso di contrada Amoretta, ad Avellino

Nella fase di transizione dall’Azienda Sanitaria di Via degli Imbimbo all’Azienda Ospedaliera, intanto, Solofra ha vissuto momenti di grande tensione dovuti al braccio di ferro fra l’applicazione dell’atto ospedaliero dell’Asl, e il suo decreto di ‘congelamento’ stabilito con la procedura di annessione all’Azienda di Contrada Amoretta. Stemperati gli animi però, il primo cittadino conferma piena soddisfazione per la strategia di investimento annunciata dal manager del Moscati Angelo Percopo, e persevera nella sua personale battaglia per rafforzare i servizi sanitari ospedalieri e territoriali a Solofra. In vista della scadenza del primo ottobre, la manager dell’Asl Maria Morgante ha ultimato tutte le procedure dell’iter burocratico e in settimana si è recata in ospedale per un commiato con medici e personale infermieristico. “Vivo un momento di grande soddisfazione per avere collaborato a questa felice intuizione: Comune, Regione Campania e Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati hanno portato a termine un impegno congiunto. Fino al decreto di aprile è stato fatto un ottimo lavoro”, puntualizza Vignola.

“Con l’Asl avremmo avuto 104 posti letto con il Moscati saliamo a 151…”

Il presidio ospedaliero di Solofra ‘Landolfi’

Il sindaco conferma di avere sempre mantenuto una certa lucidità sulle previsioni future: “Solofra rischiava la chiusura dell’ospedale, piccolo nel perimetro sanitario regionale e con un assetto troppo generalista”, premette. “Con l’Asl in passato abbiamo vissuto momenti di tensione a causa di mancati investimenti, e c’era bisogno di uno scatto di reni, si doveva trovare la soluzione giusta”.
La posizione geografica strategica della struttura del ‘Landolfi’ è l’asso nella manica esibito da Vignola, pronto ad evidenziare il ruolo di primo piano della struttura ubicata a ridosso del casello autostradale che funge da cerniera (insieme a Montoro), fra le province di Avellino e Salerno. “Con un asse autostradale e ferroviario siamo pronti a costruire con il Moscati un ospedale di eccellenza, creare spazi e servizi e renderci competitivi a livello regionale. Puntiamo inoltre ad una convenienza reciproca che deve avere l’utenza”.

“Il Sindaco si dice soddisfatto della svolta e prepara il Piano di qualificazione urbana”

Veduta suggestiva di Solofra

Sulla bilancia del sindaco Vignola, insistono innanzitutto i posti letto che guadagna con l’annessione ad una eccellenza quale è il San Giuseppe Moscati. “Solofra occupa un pezzo strategico di territorio e l’Asl aveva stabilito per noi una dotazione di 104 posti letto che sarebbero scesi a 100, mentre il Moscati ne ha previsti 151”, spiega non celando la propria soddisfazione. “I report della struttura tecnica dell’azienda ospedaliera sono stati ridefiniti ma attendono di essere confermati; soltanto medicina e chirurgia subiranno una contrazione, ma avremo in esclusiva un polo oculistico, la geriatria, la riabilitazione funzionale e apre la lungodegenza”. Inoltre, “è previsto l’ambulatorio di medicina del lavoro – che a Solofra è determinante – e sono previsti importanti investimenti sulla struttura che ammontano a 4 milioni e mezzo per riammodernare lo stabile e le sale operatorie”.

Il nodo su cui Vignola non ha ottenuto garanzie certe è l’assegnazione al ‘Landolfi’ di 4 posti letto per la terapia intensiva, nonostante abbia incassato le garanzie del direttore Angelo Percopo. “Chiediamo l’adozione di una tabella di marcia puntuale e dettagliata affinchè non ci siano ostacoli in futuro: so bene che ci sarà una fase dialettica interna al personale sull’oculistica e la lungodegenza, ma chiedo al direttore Percopo di tenere dritta la barra”. Alla luce dell’annessione al Moscati, l’ospedale di Solofra ha subìto l’adozione dell’atto aziendale dell’Asl.

“Tra i nuovi servizi è previsto l’ambulatorio di medicina del lavoro”

“Il commissario ad acta della Regione Campania è stato informato di quello che ha patito Solofra: Il Direttore dell’Asl Maria Morgante ha dato seguito all’atto nonostante fosse sopraggiunto il decreto 29” tuona Vignola. “è stata declassata l’ortopedia, è stata chiusa la nefrologia e sono stati trasferiti i servizi di neurofisiopatologia a Monteforte e quello di medicina riabilitativa al Centro Australia di Avellino. Ad oggi non sappiano come vengano rendicontati questi servizi, se come ospedalieri o territoriali. Tutto doveva avvenire secondo decreto, ma non mi sembra sia stato così”. Altro servizio territoriale su cui il sindaco annuncia battaglia, è il presidio del 118, che vuole mantenere presso la struttura ospedaliera, contrariamente a quanto aveva stabilito la direzione generale dell’Asl, che lo aveva dislocato nel centro della città, nella struttura dell’ex Landolfi. Sotto l’egida dell’Asl, infine, restano l’hospice e l’Spdc, a cui il sindaco non ha intenzione di rinunciare. “Percopo sostiene che non ci sarà un unico ospedale: il ‘Landolfi’ resta a Solofra e non cambieremo la tabella. Ci sarà un’unica azienda ospedaliera che comprenderà due ospedali” conclude. Lunedì Vignola annuncerà in conferenza stampa i suoi programmi.


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