Emorragia cerebrale, operata 14enne di Melito Irpino. Lotta per la vita

Colta da malore mentre andava a scuola. Soccorsa da un passante è stata poi trasferita nel pomeriggio a San Giovanni Rotondo dove è stata sottoposta a intervento chirurgico. La comunità si stringe intorno alla famiglia della studentessa

Melito Irpino – Sono ore drammatiche a Melito Irpino dove una ragazza di quattordici anni ha perso i sensi mentre si recava a scuola è caduta a terra nei pressi della località Piano della Croce ieri mattina. Un automobilista in transito intuendo la gravità della situazione, si è fermato e ha preso tra le braccia la ragazza. Subito l’ha trasportata al Pronto Soccorso di Ariano Irpino.

Il fatto è successo alle ore 8.00. I medici del Sant’Ottone Frangipane hanno constatato una gravissima emorragia cerebrale e ne hanno disposto il ricovero urgente a San Giovanni Rotondo, presso la Casa Sollievo della Sofferenza. Le proibitive condizioni atmosferiche e il forte vento hanno impedito il trasporto in elicottero. La ragazza è giunta in ambulanza nella città pugliese soltanto nel pomeriggio.

Per tutta la giornata c’è stato il contatto diretto tra il direttore sanitario arianese Oto Savino e i vertici della struttura ospedaliera pugliese. Attualmente la ragazza è assistita in condizioni gravissime a San Giovanni Rotondo. Il sindaco di Melito Michele Spinazzola mantiene con costanza i contatti con il presidio della città di Padre Pio.

Secondo quanto si apprende la ragazza non avrebbe più i genitori (morti entrambi) e la sua famiglia è moralmente assistita in queste ore dal parroco don Rocco Mansueto.

Nella notte è stata sottoposta ad intervento chirurgico. Quattro aneurismi. “Due sono stati trattati. Sugli altri due probabilmente faranno un intervento fra una quindicina di giorni. La prognosi rimane riservata”. Così il primo cittadino, in stretto contatto con la sorella maggiore.

L’intera comunità attende col fiato sospeso ancora incredula per quanto accaduto. Sui canali social si rincorrono le frasi di sostegno, i messaggi e la preghiera. Una rete di adolescenti in queste ore s’interroga e vive trepidante per il fatto inaudito.

Un messaggio su tutti rende testimonianza della personalità della giovanissima: “siamo tutti con te. Ti aspettiamo alle giostrine. Tutti i bimbi ti adorano”.

Lei orfana di genitori, da quanto si apprende da alcuni compaesani, sarebbe affidata alle cure della sorella maggiore. Un passato e un’infanzia scanditi da varie sofferenze. Una personalità allegra. Così giovane e già ferita dalla vita e adesso da una prova enorme. Un colpo che contrasta la naturale evoluzione dell’età. Una stonatura che nessuno si spiega.

Sui social in questo momento viene ricordata (anche) nella forza e nell’entusiasmo speso per dedicarsi ai bambini nel parco del paese. In tanti scrivono rivolgendosi a San Pio. Ne chiedono l’intercessione potente per portarla in salvo.

La storia familiare è fatta di frammenti. La mamma dell’adolescente è venuta a mancare poco più che cinquantenne circa due anni fa vittima di un tumore. Il papà pare abbia avuto molti più anni della moglie. La famiglia di origine pare sia vissuta molto tempo in Argentina e sarebbe poi venuta a Melito Irpino da circa dieci, quindici anni.

Iscritta all’Istituto Superiore Ruggiero II di Ariano Irpino, la storia e la vita di questa ragazza sta tenendo tutti in apprensione. Un’intero comprensorio. Oltre i confini del paese è forte il sentimento di solidarietà.

Riserbo doveroso in queste ore da parte dei familiari più intimi. Intanto nel pomeriggio il Comune di Melito Irpino si riunirà in Giunta per varare un provvedimento per sostenere la famiglia della giovanissima. “Noi siamo vicini sia moralmente che, per quello che possiamo, economicamente a questa famiglia che già era in difficoltà – dichiara il sindaco Spinazzola – tutta la comunità è raccolta in un forte clima di solidarietà e preghiera”.

Le ore più lunghe della sua vita potrebbero essere decisive rispetto al futuro. Quello a colori. Fatto di sogni e di speranze, di salti, di schiamazzi. Semplicemente di quel che significa vivere a quattordici anni. Un diritto. Che però non ci è mai dovuto.

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