Festival del Paesaggio, Irpinia e Sannio protagonisti

Confermato l'interesse del pubblico per i temi dell'ambiente, del benessere e del turismo sostenibile. Si attende il lancio del docufilm dell'evento

Il Festival del paesaggio alla terza edizione ha dimostrato l’interesse del pubblico per i temi dell’ambiente, del benessere e del turismo sostenibile, confermando la tendenza delle precedenti manifestazioni.

Venti giovani architetti ed amministratori di enti locali della Campania coinvolti, 18 ore di formazione, 5 seminari didattici, 22 ore di spettacoli teatrali e musicali, 3 show cooking, 2 installazioni artistiche, tanti racconti storie, luoghi e volti per oltre 4.000 persone coinvolte nei 4 giorni di programmazione, sono i numeri della tregiorni di Durazzano, dal 30 agosto al 2 settembre “si è trasformata nella capitale del paesaggio”.

Foto di gruppo per i partecipanti al Festival del Paesaggio di Durazzano

L’iniziativa è stata promossa dal Comune sannita e dall’associazione Bottega delle Mani, con il patrocinio della Regione Campania. “Siamo riusciti a centrare l’obiettivo che, da tre anni, muove il Festival e la Summer School abbinata, vale a dire insinuare il dubbio circa il vero significato del termine paesaggio e, soprattutto, il convincimento che tutti, nessuno escluso, debba sentirsi attore protagonista e “portatore sano” di paesaggio – osserva Mario Pagliaro, curatore dell’evento che ha avuto in Ugo Morelli il direttore scientifico ed in Salvatore Mazza il direttore artistico – . Vedere tanti giovani confrontarsi con gli anziani del paese, ognuno alla ricerca di un particolare in grado di arricchire il personale patrimonio di conoscenza è stato forse il più grande risultato conseguito nel corso del Festival, uno stimolo a far crescere e ad allargare i confini della kermesse”.

Una delle tre serate del Festival del Paesaggio a Durazzano

Pagliaro spiega il livello della scommessa. “Festival di Paesaggio non è una festa ma un progetto, una di quelle azioni dell’uomo che si costruisce su di una visione e non si conclude mai, continua nelle azioni del quotidiano – aggiunge Pagliaro -. Solo questa è la premessa che ha consentito, ad un evento “di paese”, di coinvolgere figure di riferimento assoluto come Ugo Morelli, Emanuela Fellin insieme ad università, ordini professionali, fondazioni e associazioni proveniente da ovunque e ottenere che la Regione Campania finanziasse le nostre attività.
Per questo Durazzano ha il dovere di continuare, di reinvestire la fiducia guadagnata e gli entusiasmi prodotti. Personalmente”. In questo senso, già immagino un Circolo di Paesaggio, un luogo fisico dove raccogliere le belle esperienze prodotte e costruire una nuova alternativa di vita futura a partire dal Paesaggio”.

Hanno collaborato alla manifestazione: Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio – Master WNHM all’Anci Campania Giovani, Camera di Commercio di Benevento, Ordini degli Architetti di Avellino e Caserta, Università degli Studi di Napoli Federico II” Centro LUPT, Dipartimento di Giurisprudenza della Seconda Università di Napoli, Business Systems Laboratory, Associazione Costruttori Edili di Benevento e Unione Nazionale Cooperative Italiane Agroalimentare.

Mentre Francesco Marciano, consigliere comunale e tra gli organizzatori del Festival annuncia che si sta pensando “alla creazione di un Circolo del Paesaggio, un gruppo di lavoro permanente che tenga desta l’attenzione sulle tematiche proposte nel corso del tempo, coinvolgendo i giovani di Durazzano e mettendoli a confronto con quelli di altre realtà regionali e non solo”, c’è attesa per il film dell’evento.

L’edizione 2018 di “Durazzano Summer School – Festival di Paesaggio” è stata immortalata “nel docufilm prodotto da Rosario Di Nardo e dalla pubblicazione del Festival per immagini a cura di Antonio Bergamino che presto saranno presentati”.

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