Catturato a Domicella Guglielmo Cirillo, uno dei cento latitanti più pericolosi d’Italia

Il latitante si nascondeva in una villetta del paese. I militari dell'arma indagano per verificare il coinvolgimento di altre persone, anche del posto.

E’ stato arrestato in una villetta di Domicella Guglielmo Cirillo, uno dei cento latitanti più pericolosi d’Italia. I carabinieri della sezione “catturandi” del Nucleo Investigativo di Napoli lo hanno scovato in Irpinia mentre era intento a consumare il pranzo. Immaginava di avere trovato un rifugio sicuro in Irpinia, e invece, dopo cinque anni di fughe e nascondigli, il ventottenne di Marano di Napoli affiliato al clan dei Polverino, è stato arrestato e tratto in carcere.

Cirillo è da sempre considerato un elemento di spicco del clan, incaricato di gestire il traffico di droga in Italia e all’estero e di gestire non solo il mercato, ma anche l’ingresso in Italia delle partite provenienti dalla Spagna e dal Marocco. Sono due le ordinanze di custodia cautelare che erano state emesse a suo carico: associazione di tipo mafioso e traffico di sostanze stupefacenti. La prima risale al 4 giugno 2013, emessa dal Gip di Napoli, con una condanna che coinvolse altri 16 soggetti, e che successivamente ha condotto alla seconda ordinanza di custodia cautelare.

Dal primo provvedimento è iniziata la latitanza di Guglielmo Cirillo, ma il processo è andato avanti, e proprio lo scorso febbraio la Cassazione ha confermato la decisione già annunciata della Corte d’Appello: Cirillo è stato condannato in contumacia a 11 anni di reclusione.

A Domicella intanto, le indagini delle forze dell’ordine proseguono a ritmo serrato: non si esclude infatti il coinvolgimento di altre persone, anche del posto. Nel nascondiglio, i militari dell’arma hanno rinvenuto anche attrezzi da boxe, sport particolarmente amato dal latitante, che lasciano intuire la partecipazione di altre persone alla sua latitanza.

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