Al via le consultazioni ad Ariano Irpino, consiglio tra 2 settimane

A sette giorni dalla proclamazione, il primo cittadino si prepara ad incontrare il capo dell'opposizione e i gruppi consiliari in vista della presentazione in aula degli atti di governo. La città attende la fumata bianca

Il sindaco Enrico Franza a sinistra e il precedessore Domenico Gambacorta a destra, seduti tra i banchi riservati al pubblico durante la proclamazione degli eletti nella sala consiliare del Comune di Ariano Irpino

Ad una settimana dalla proclamazione il sindaco di Ariano Irpino non ha ancora avviato le consultazioni con i gruppi consiliari eletti nella tornata del 26 maggio e 9 giugno. A differenza di quanto avviene più frequentemente Enrico Franza si trova nella necessità di costruire dentro il consiglio comunale un consenso necessario a salvaguardare la governabilità della città per i prossimi cinque anni. Non si tratta di definire ribaltoni, o accordi a ribasso, ma di attuare il mandato degli elettori di Ariano, che hanno scelto un sindaco e 16 consiglieri comunali. In questo quadro, avendo eletto un primo cittadino espressione del centro sinistra, ed una maggioranza assoluta espressione del centro destra, il sindaco ha solo due strade per salvare la consiliatura non ancora iniziata: stringere un patto programmatico alla tedesca con la maggioranza di centro destra, definendo le priorità i punti programmatici essenziali, compendiando tutto negli atti di governo che dovrà presentare in consiglio comunale ai primi di luglio, nella seduta inaugurale; presentarsi in aula senza accordi, offrendo la possibilità di convergere su una proposta aperta, destinata ad essere discussa per un tempo non definito.

Ariano Irpino municipio.
La sede dell’amministrazione comunale

E’ chiaro che in questa situazione il dovere tanto del sindaco, quanto delle rappresentanze in consiglio, è convergere responsabilmente su una collaborazione che deve però essere chiara e libera da ipoteche propagandistiche. Il tempo stringe perchè le prime scadenze sono vicinissime. C’è l’insediamento dei primi di luglio, ma soprattutto c’è la scadenza tecnica finanziaria di fine luglio quando il consiglio dovrà necessariamente approvare la salvaguardia degli equilibri di bilancio, pena il commissariamento. Esattamente come in tutto quei contesti politico-istituzionali dove si rende necessaria la coabitazione tra schieramenti opposti, non c’è tempo da perdere nell’intavolare un confronto che dovrà portare ad impegni scritti da approvare in consiglio comunale. Sia il sindaco che quella che si ritroverà come maggioranza, dovrà assumere un impegno per la governabilità e la stabilità di fronte alla città.

Fondamentale il giro di consultazioni iniziale che il primo cittadino dovrà iniziare anche perchè tra gli adempimenti della seduta inaugurale, il primo riguarda la elezione del presidente del consiglio comunale, che nell’attuale contesto, considerando i numeri della elezione, potrebbe essere rivendicata dal centro destra. Poi, statuto alla mano, non si potranno comporre le commissioni se non si sarà stabilito chi sarà la maggioranza e chi l’opposizione. Per statuto la maggioranza non è chi ha più voti ma chi sostiene il sindaco.

In questo scenario quello che è accaduto un anno fa ad Avellino quando il sindaco eletto poteva disporre in consiglio di 5 consiglieri su 32 rappresenta un esempio chiaro dei rischi che Enrico Franza oggi corre, in assenza di un accordo di alto profilo. La premessa di questo giro di consultazioni, auspicabilmente ufficiale e formale, dovrà cominciare sicuramente dall’incontro con l’attuale capo dell’opposizione, il candidato sindaco non rieletto Domenico Gambacorta. Gli arianesi osservano con pazienza il passare dei giorni, ma l’agenda degli impegni amministrativi ed economici per il Comune è fitta. Tra poche settimane si aprirà il maxi cantiere ferroviario della linea Apice Hirpinia, mentre a luglio si chiuderà la conferenza di servizi a Roma sulla tratta in prosecuzione Hirpinia Orsara che dovrà andare in andare in appalto entro l’anno, contribuendo a rivoluzionare gli equilibri del trasporto pubblico e privato su tutto il territorio cittadino, nell’arianese e nella Valle del Cervaro. Si aggiungono tutte le problematiche urbanistiche connesse ai vari programmi di investimento pubblico, in atto o in programmazione a livello industriale, commerciale, infrastrutturale, con riferimento in particolare ad importanti emergenze che lo stesso sindaco ha ricordato durante la campagna elettorale. L’espansione della città impone oggi un forte rammagliamento di periferie e contrade, che attendono servizi e opportunità al pari dei concittadini nel centro consolidato.

La campagna elettorale è finita, le esigenze dei partiti devono restare fuori dalla porta istituzione, dove i rappresentanti eletti devono trovare le giuste convergenze, per assicurare unitarietà nella trasparenza all’azione di governo. Tutta l’Irpinia guarda ad Ariano, potenzialmente il capoluogo morale della provincia, con i suoi oltre 2 miliardi di investimenti in corso, con una funzione di cerniera fra le tre province, considerando Benevento e Foggia, destinata a catalizzare sul Tricolle ulteriori investimenti privati forieri di posti di lavoro e sviluppo. E’ grande la responsabilità sulle spalle del nuovo sindaco, ma anche della maggioranza di centro destra. L’elettorato ha scelto i suoi rappresentanti. Ora tocca a loro.


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