Impronte digitali ai dirigenti scolastici, Andis: mobilitazione ad Avellino

Appello ai senatori della Repubblica della Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici: modificare il ddl S.920-B nel punto in cui prevede la rilevazione della presenza con sistemi di verifica biometrica e di videosorveglianza. Venerdì 17 maggio alle ore 10,30 presso il Liceo “Publio Virgilio Marone” di Avellino assemblea sulla questione

L'aula di Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica

L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici chiede la modifica del Ddl S.920-B in discussione al Senato nella parte in cui stabilisce la rilevazione delle presenze con sistemi di verifica biometrica. Si parla di mortificazione per la categoria di quelli che un tempo erano i presìdi. Per discutere di questo disegno di legge, i Dirigenti Scolastici dell’Irpinia si incontreranno venerdì 17 maggio alle ore 10,30 presso il Liceo “Publio Virgilio Marone” di Avellino. Di seguito il testo integrale della nota diffusa dall’Andis nazionale, diffusa in Irpinia per iniziativa della referente provinciale Lucia Forino.

La sede del Provveditorato agli Studi di Avellino

IMPRONTE DIGITALI, I PRESIDI SONO ASSENTEISTI DA TENERE SOTTO CONTROLLO?

di Lucia Forino (Presidente provinciale Andis di Avellino)

L’Andis (Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici) sezione di Avellino, in merito al DDL S.920-B che prevede la rilevazione della presenza dei Dirigenti Scolastici e del personale ATA (amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici) con sistemi di verifica biometrica e di videosorveglianza 

RIBADISCE il grave senso di mortificazione della Categoria, rispetto a quanto definito nel disegno di legge, che evidenzia la scarsa contezza che si ha del ruolo del Dirigente Scolastico.

Far passare nell’immaginario collettivo, ancora una volta, l’idea che il Dirigente Scolastico sia detentore di straordinari poteri e che fa ciò che vuole senza controlli di sorta, non consente il riconoscimento di un ruolo di grande delicatezza, al quale sono attribuite rilevanti responsabilità, ben note e puntualmente onorate in un servizio che, destinato ad utenti speciali quali sono i nostri bambini e i nostri ragazzi, è reso al presente e al futuro del Paese.

Il Disegno di legge, per la parte che riguarda la scuola, prevede azioni di controllo  predisposte  senza molta cognizione di causa: il lavoro dei Dirigenti Scolastici è monitorato dai NEV (Nuclei Esterni di Valutazione) con le loro visite presso le singole scuole; è documentato attraverso il Portfolio del Dirigente Scolastico, da compilare per ciascun anno, con illustrazione del proprio operato e conseguente valutazione da parte del DirettoreScolastico Generale; è ben visibile all’INVALSI, con la rilevazione dei risultati Scolastici…

E’ evidente come la misura sia di improbabile applicazione, anche per costi rilevanti a carico dello Stato, in quanto si tratterebbe di intervenire su un numero di sedi, scolastiche e non, effettivamente incalcolabile. 

A nostro avviso, proprio in considerazione delle tante necessità delle scuole, in primo luogo la messa in sicurezza degli edifici, riteniamo che occorra seriamente pensare alle vere urgenze, destinando le risorse ai bisogni reali, anche evitando i deleteri tagli di personale che si stanno realizzando.

Per discutere di questo disegno di legge, i Dirigenti Scolastici dell’Irpinia si incontreranno VENERDI 17 maggio alle ore 10,30 presso il Liceo “Publio Virgilio Marone” di Avellino.

Di seguito l’appello dell’Andis Nazionale rivolto ai Senatori Repubblica


UNA MORTIFICAZIONE INCOMPRENSIBILE

Documento di Paolino Marotta (Presidente nazionale)

Il Presidente dell’Andis, Paolino Marotta

L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici rinnova l’appello al Senato della Repubblica perché voglia modificare il ddl S.920-B nel punto in cui prevede la rilevazione della presenza dei dirigenti scolastici con sistemi di verifica biometrica e di videosorveglianza.

Si tratta di una misura palesemente illogica e sproporzionata, che manda un messaggio sbagliato al Paese perché insinua nell’opinione pubblica il sospetto che anche i presidi possano comportarsi alla stregua dei fannulloni e dei “furbetti del cartellino”.

I dirigenti scolastici hanno un ruolo di guida e di orientamento delle comunità scolastiche; rispondono dei risultati di apprendimento di 8 milioni di alunni; sono chiamati a confrontarsi tutti i giorni con le emergenze educative che la società del nostro tempo pone alla scuola; sono responsabili della sicurezza degli edifici e della salute e dell’incolumità di 9 milioni di persone.

I sistemi ipotizzati per la verifica degli accessi non tengono conto del fatto che la funzione del dirigente scolastico non è legata ad un unico ufficio o ad orari fissi.

I 7.000 dirigenti scolastici in servizio devono garantire la loro presenza nei 43.000 plessi scolastici dipendenti; devono curare i rapporti con Enti Locali, ASL, Uffici Territoriali del MIUR, Associazioni del territorio, Ordini professionali; devono farsi carico anche di 1.700 istituzioni scolastiche prive di titolare e affidate in reggenza.

Di conseguenza sono costretti ad adeguare ogni giorno la loro prestazione lavorativa alle diverse sedi dipendenti e alle molteplici e complesse esigenze dell’organizzazione.

Tanto premesso, l’A.N.DI.S. rinnova l’appello agli Onorevoli Senatori perché vogliano escludere i dirigenti scolastici dalle misure previste per il controllo della presenza nell’Atto n. 920. Ciò anche per garantire ai dirigenti delle istituzioni scolastiche parità di trattamento con altre categorie escluse dalla verifica della presenza con sistemi di rilevazione biometrica, come i docenti del sistema scolastico, i professori e i ricercatori universitari, i magistrati, gli avvocati e i procuratori dello Stato, le forze dell’ordine.

 

 

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