Alla memoria di Ciriaco De Mita è stata intitolata la Sala Blu dell’ex carcere Borbonico di Avellino, oggi centro culturale, museale e archivistico riferimento per l’Irpinia nel contesto regionale campano. La cerimonia è stata fissata dalla Provincia di Avellino per il prossimo 26 maggio, giorno del terzo anniversario della morte, quando sarà scoperta una targa commemorativa dal Presidente Rizieri Buonopane.
GUIDÒ LA DEMOCRAZIA CRISTIANA E L’ITALIA NEGLI ANNI ’80. Ciriaco De Mila è scomparso ad Avellino all’età di 94 anni. Era nato a Nusco il 2 febbraio 1928, ma si formò all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dove si laureò in giurisprudenza, dopo aver vinto una borsa di studio nel Collegio Augustinianum, fondato da Agostino Gemelli. Eppure tutto era iniziato nella sagrestia di una chiesa proprio nel suo paese natale, dove da privatista aveva avviato un qualificatissimo percorso di studi, che lo portò a ottenere la maturità classica a Sant’Angelo dei Lombardi. Tra Nusco e Milano, Ciriaco De Mita ha costruito quella formazione culturale e politica che gli hanno consentito di rappresentare per l’Italia del Dopoguerra, soprattutto nella fase cruciale dopo l’assassinio di Aldo Moro, una figura centrale nella storia politica e istituzionale tra la fine degli anni ’70 e il primo decennio degli anni 2000. Oltre ai numerosi incarichi di governo come ministro e sottosegretario di Stato, nella sua lunga carriera pubblica è stato presidente del Consiglio dal 1988 al 1989, ma soprattutto ha guidato le sorti del maggiore partito italiano, la Democrazia Cristiana, di cui è stato segretario (dal 1982 al 1989) e presidente (dal 1989 al 1992). In Parlamento fu eletto per la prima volta nel 1963. Da allora e fino al 2008 è stato Deputato della Repubblica ed Eurodeputato (dal 1988 al 2014). Ciriaco De Mita ha lasciato il segno come statista negli anni difficilissimi che hanno segnato la vittoria dello Stato italiano sul terrorismo, contribuendo a dare stabilità alle istituzioni scosse profondamente dal sequestro e dall’assassinio di Aldo Moro. La sua guida sicura e decisa della Democrazia Cristiana ha permesso negli anni ’80 al Paese di avviarsi al processo di integrazione europea, nonostante le grandi emergenze nazionali che misero a dura prova la stabilità del Paese e il suo assetto istituzionale repubblicano. De Mila emerse in quella fase critica per la democrazia italiana, che intendeva riformare, rafforzandola con modifiche alla seconda parte della Carta, in coerenza con i princìpi fissati dai Costituenti nella prima e nel solco della visione morotea. Tra i suoi innumerevoli impegni parlamentari, infatti, si ricorda la presidenza della Commissione Bicamerale per le Riforme Istituzionali tra il 1992 e il 1993. Sul piano internazionale Ciriaco De Mita ha partecipato ad importanti vertici globali, tra i quali il G7 di Toronto nel 1988 con il Presidente americano Ronald Reagan e il Primo Ministro britannico Margaret Thatcher. A conclusione del suo lungo e prestigioso percorso, è stato eletto sindaco di Nusco nel 2014, indossando la fascia tricolore fino al giorno della sua morte.
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A Ciriaco De Mita intitolata la Sala Blu del Borbonico di Avellino
A Ciriaco De Mita intitolata la Sala Blu del Borbonico di Avellino
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