Medicina riproduttiva e complicanze post-operatorie, Campania e Lucania a confronto ad Avellino e Solofra

Una due giorni seminariale promossa dall'Azienda San Giuseppe Moscati nella città ospedaliera di Avellino e a Solofra

Nell’ambito di una due giorni seminariale sulla medicina riproduttiva presso l’Azienda San Giuseppe Moscati di Avellino, si discute delle innovazioni in materia di medicina riproduttiva e di un protocollo comune per il trattamento di deiscenze post-operatorie da adottare in Campania e Basilicata. Sono due convegni proposti in simultanea. Gli eventi in programma ad Avellino e a Solofra sono introdotti dal Direttore generale dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati, Renato Pizzuti a Solofra, e dal Direttore sanitario Rosario Lanzetta ad Avellino.

L’ospedale ‘Moscati’ di Avellino

CHIRURGHI CAMPANI E LUCANI A CONFRONTO PER UN PROTOCOLLO UNICO SULLE DEISCENZE E LA PREVENZIONE. Specialisti e chirurghi provenienti da ogni parte d’Italia focalizzano le cure per le complicanze che possono insorgere dopo gli interventi chirurgici, in particolare quelle che si riferiscono alla rottura dei punti di sutura tra due parti dell’intestino o di altre strutture anatomiche. Nell’aula magna della Città ospedaliera oggi e domani (2 dicembre dalle ore 9 alle 1) si ritrovano al tavolo gli specialisti avanzano una proposta di protocollo per il trattamento delle deiscenze post-operatorie da adottare in Campania e in Basilicata. Questo è infatti l’obiettivo principale del convegno coordinato da Vincenzo Landolfi, Gennaro Maurizio Buonanno e Giancarlo Pacifico, direttori dell’Unità operativa complessa di Chirurgia rispettivamente dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati (Chirurgia generale), dell’Azienda ospedaliera San Pio di Benevento (Chirurgia d’urgenza) e del presidio “Madonna delle Grazie” dell’Asl di Matera (Chirurgia generale). I relatori condivideranno le conoscenze e illustreranno il loro punto di vista sulle prospettive future sia ai colleghi che ai giovani specializzandi dell’Università Luigi Vanvitelli di Napoli. Gli specializzandi avranno inoltre anche un ruolo attivo nel convegno, presentando i dati riportati in letteratura sulle deiscenze anastomotiche, che, come spiega il primario Landolfi, «sono complicanze che possono verificarsi dopo interventi chirurgici. In particolare, si riferiscono alla separazione o rottura dei punti di sutura o delle anastomosi, cioè collegamenti, tra due parti dell’intestino o di altre strutture anatomiche. Queste deiscenze possono comportare perdita di tenuta, infezioni e altre conseguenze gravi. Il protocollo proposto nel convegno mira a definire linee guida per il trattamento di tali complicanze, coinvolgendo, nella sua elaborazione, primari chirurghi, specializzandi e esperti del settore». Il secondo giorno dell’incontro sarà dedicato alla discussione sulle infezioni di parete addominale, sulle fistole esofago-tracheali e il prolasso emorroidario.

Il nuovo ‘Landolfi’, presidio ospedaliero a Solofra dell’Azienda San Giuseppe Moscati di Avellino

MEDICINA RIPRODUTTIVA, FOCUS A SOLOFRA. “La Medicina della Riproduzione: tra prevenzione e innovazione” è invece il titolo del convegno organizzato da Cristofaro De Stefano, direttore dell’Unità operativa di Fisiopatologia della Riproduzione dell’Azienda Moscati, in programma al Solofra Palace Hotel (via Melito, Solofra) oggi e dalle ore 9 alle 14 di domani, 2 dicembre. «L’interesse verso la prevenzione dell’infertilità di coppia è un fenomeno in costante crescita – evidenzia De Stefano -. Attraverso il confronto tra colleghi esperti del settore, verranno esaminati i diversi passaggi dell’iter diagnostico-terapeutico dell’infertilità, prestando particolare attenzione agli aspetti della salute riproduttiva che richiedono una tempestiva considerazione. Argomenti particolarmente importanti soprattutto alla luce di fenomeni quali la denatalità e l’aumento dell’età delle coppie che decidono di avere un figlio». Nel corso della due giorni a Solofra, si parlerà, tra l’altro, delle opzioni terapeutiche nella procreazione medicalmente assistita con donazione di gameti, della prevenzione della fertilità e dell’età riproduttiva avanzata. Saranno coinvolte figure esperte e verranno esplorate soluzioni per garantire una presa in carico completa dei bisogni dei pazienti.


Il programma

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