Elettrodotto “Avellino Nord-Benevento”, via al ricorso

Il Coordinamento del Comitato e dei Comuni di Santa Paolina, Montefusco e Tufo annuncia battaglia

Il Coordinamento del Comitato e dei Comuni di Santa Paolina, Montefusco e Tufo annuncia battaglia contro l’Elettrodotto “Avellino Nord-Benevento”. Ricorreranno «a tutte le vie che la legge consente, a partire da una serie di ricorsi pubblici, associativi e privati rivolti alla Magistratura, per ora Amministrativa, da una mobilitazione della cittadinanza e degli operatori economici e di filiera, e da una campagna informativa», si legge in una nota riportata di seguito.


Ricorso contro l’Elettrodotto “Avellino Nord-Benevento

Nota del Coordinamento del Comitato e dei Comuni di Santa Paolina, Montefusco e Tufo

Il Coordinamento del Comitato e dei Comuni di Santa Paolina, Montefusco e Tufo nella sua azione unitaria di rappresentanza territoriale fin dagli inizi ha partecipato alla fase propedeutica di ascolto e di confronto con i delegati della Società “Terna” S.p.A. con un approccio costruttivo e dialogante ha avanzato motivate osservazioni di merito, confidando in una comprensione e in una ricezione delle proprie istanze.
Nella fattispecie abbiamo evidenziato che il tracciato del mega elettrodotto da 380.000 volts “Montecorvino-Benevento Nord” siccome non si tratta di un primo passaggio dell’infrastruttura a farsi ma di un suo raddoppio, la proposta di corridoio avanzata, per quanto migliorativa rispetto a quella originaria, non offre alcuna concreta soluzione alle problematiche rappresentate alla Società elettrica. Abbiamo spiegato in modo argomentato che non si tratta solo di una questione riguardante reali o comunque prevedibili incompatibilità di salute ambientale, ma del danno irreversibile che tale opera arrecherebbe a un paesaggio e a un territorio che si sta cercando, con immensi sacrifici sostenuti da parte di cittadini e di istituzioni locali e territoriali, di attrezzarlo per una sua vocazione eno turistica, la quale risulta l’unica credibile opportunità di sviluppo di un’area pregiata ma anche fragile e ripetutamente esposta. Abbiamo chiesto che si prendesse in considerazione un percorso alternativo, ovviamente compatibile alla sostenibilità, ma ci è stato risposto, senza che potessimo avere in visione tale studio, che deduciamo essere stato realizzato in un ristretto lasso di tempo, che tale soluzione non era praticabile. Durante l’incontro territoriale promosso da Terna e svoltosi ieri presso il Comune di Pratola Serra, abbiamo rappresentato con rammarico questo stato di cose e preso atto che la Società elettrica realizzatrice non ha inteso accogliere le nostre istanze per cui la delegazione unitaria dei tre Comuni e del Comitato ha ritenuto inutile assicurare la propria partecipazione e ha deciso di abbandonare i lavori dell’assise. Per queste ragioni si ricorrerà a tutte le vie che la legge consente, a partire da una serie di ricorsi pubblici, associativi e privati rivolti alla Magistratura, per ora Amministrativa, da una mobilitazione della cittadinanza e degli operatori economici e di filiera, e da una campagna informativa.


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