Terminal Logistico Valle Ufita, Gubitosa: il Governo dice che l’opera si farà

Dopo la lettera alla Premier Meloni delle parti sociali la risposta del Governo in una interrogazione parlamentare

Il Terminal Logistico Valle Ufita, ritenuto oggi a rischio per la revisione in corso del PNRR, si farà. Lo ha chiarito alla Camera il deputato pentastellato Michele Gubitosa, replicando alla risposta ricevuta dal Governo alla sua interrogazione. “La piattaforma logistica in Valle Ufìta rappresenta una priorità strategica a beneficio delle zone interne dell’Irpinia e del Sannio in quanto cerniera tra le aree metropolitane di Napoli e Bari, alla luce anche degli investimenti per il potenziamento ferroviario su quest’asse”.

Michele Gubitosa, deputato M5s

Questa la risposta data dal Viceministro alle Infrastrutture Tullio Ferrante, a nome del Governo, a una interrogazione alla Camera dei Deputati dell’onorevole Michele Gubitosa, che ora si riserva di vedere se e come l’impegno a realizzare l’opera di grande valore strategico sarà rispettato. Per questo occorrerà trovare altre risorse. Ci sono 26 degli 86 milioni. “Dal Governo recepisco che Rfi partirà immediatamente con il progetto di fattibilità, che l’opera quindi si farà e che verranno trovati i fondi necessari al suo completamento”, ha concluso Gubitosa. Nel frattempo, parti sociali e sindaci ufitani confermano la mobilitazione annunciata nell’aprile scorso. «Siamo pronti a mettere in campo una mobilitazione senza precedenti a tutela del diritto al futuro di questi territori, a garanzia di un progetto vitale per l’intero Mezzogiorno», si legge ne documento elaborato dopo la riunione presso la sede di Confindustria ad Avellino lo scorso 14 aprile. L’obiettivo è garantire le risorse afferenti il Masterplan dell’Ufita. La Regione ha deliberato il protocollo, ma le risorse europee straordinarie costituiscono la parte principale della dotazione prevista. «Considerato, altresì, che in data 21/03/2023 la Giunta della Regione Campania, in ottemperanza al documento ‘Verso un’Agenda Territoriale della Regione Campania’ ha approvato con Delibera n. 148 gli indirizzi attuativi per la redazione del Masterplan Valle Ufita, in una ipotesi di perimetrazione coincidente con il perimetro dell’Area Vasta della Valle Ufita, lanciamo un appello accorato a tutti i livelli istituzionali, alla rappresentanza parlamentare eletta nelle province di Avellino e Benevento, ai consiglieri regionali tutti, al Presidente De Luca e alla sua Giunta, affinché s’intervenga immediatamente e in tutte le sedi per scongiurare lo stralcio del finanziamento per lo scalo merci di Valle Ufita dal PNRR e si provveda a blindare il progetto», si legge. E si conclude perentoriamente: «Non resteremo a lungo in attesa di adeguati riscontri». Di seguito il documento integrale.


Terminal Logistico Valle Ufita

Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri On.le Giorgia Meloni, al Governo, alle deputazioni nazionali e regionali da:

  • Pasquale Pisano Presidente Asi Avellino
  • Emilio De Vizia Presidente Confindustria Avellino
  • Enrico Franza Sindaco di Ariano Irpino
  • Angelo Antonio Lanza Sindaco di Flumeri
  • Carmine Ciullo Sindaco di Frigento
  • Marcantonio Spera Sindaco di Grottaminarda
  • Michele Spinazzola Sindaco di Melito Irpino
  • Franco Fiordellisi Segretario Generale CGIL Avellino
  • Fernando Vecchione Segretario Generale Cisl Irpinia – Sannio Avellino
  • Luigi Simeone Segretario Generale UIL Avellino – Benevento

Come è noto, il PNRR nell’ambito della Missione M5 – Componente C3 Intervento 4, ha previsto la realizzazione in Valle Ufita di un “Terminal scalo merci con annessa area di smistamento, carico e scarico container e casse mobili e snodo intermodale ferro/gomma per imbarco semi rimorchi”.

Si tratta di un intervento ritenuto strategico per l’intera area meridionale sotto il profilo logistico e della mobilità delle merci, nonché per gli aspetti ambientali connessi alla riduzione delle emissioni grazie ai vantaggi della logistica integrata gomma/ferro. Tale opera è prevista lungo l’asse autostradale della A16/E842 della Napoli-Bari e, in particolare, lungo l’asse ferroviario AV/AC della Napoli-Bari, in un’area adiacente alla Stazione ferroviaria Hirpinia.

Nella medesima zona, inoltre, si trova una delle aree industriali di maggiore rilievo regionale, sia per le attività produttive presenti sia per le possibilità di espansione, oltretutto individuata quale area ZES.

L’asse ferroviario NA-BA fa parte del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, che costituisce una delle direttrici della rete europea TEN-T.

Le parti firmatarie del Protocollo del 15 marzo 2021 fortemente interessate alla realizzazione dell’opera e allarmate dal silenzio delle Istituzioni competenti e dalla mancata progettazione da parte di RFI, hanno condiviso di rappresentare le proprie preoccupazioni circa la realizzazione del Terminal Logistico in Valle Ufita.

Esiste il fondato timore che molto presto il finanziamento per la realizzazione dello scalo merci di Valle Ufita, potrebbe essere cancellato nell’ambito della revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza avviata dal Governo alla luce dei ritardi accumulati e delle criticità evidenziate dalla Corte dei Conti come dalla Comunità Europea.
Tutte le indicazioni raccolte, purtroppo, vanno in questa direzione, nonostante sia stata già condivisa ed approvata la valenza strategica del progetto, funzionale a valorizzare la naturale vocazione logistica delle aree interne della Campania a servizio dell’intero tessuto produttivo meridionale.
Giova infatti ricordare che il Terminal Logistico di Valle Ufita dovrebbe sorgere a pochissimi chilometri dalla stazione “Hirpinia” della linea Alta Capacità – Alta Velocità Napoli Bari, prevista nel Comune di Ariano Irpino.
Un progetto destinato ad avere un enorme impatto sulle dinamiche sociali, economiche e produttive, con ricadute inimmaginabili in termini occupazionali in territori nei quali si rilevano tassi di disoccupazione giovanile e femminile tra i più alti d’Europa e con fenomeni di desertificazione demografica con particolare riferimento ai giovani laureati.
Stralciare dal PNRR il finanziamento per il Terminal di Valle Ufita vorrebbe dire, dunque, tradire lo spirito del Next Generation Eu che, come noto, è stato concepito con l’obiettivo di colmare il gap tra le aree meno sviluppate d’Europa e il resto del Continente.
Questa è la ragione per la quale l’Italia è risultato essere il Paese destinatario dei maggiori fondi, questa è la ragione per la quale è stato riconosciuto al Mezzogiorno almeno il 40 per cento degli investimenti previsti, questa, evidentemente, è la ragione per la quale nel Mezzogiorno s’impone la necessità di privilegiare gli investimenti previsti nelle aree interne, a partire proprio dalla Campania.
Tanto più in considerazione di un’ulteriore ineludibile verità evidenziata in primo luogo da Svimez: il baricentro delle politiche di sviluppo del Paese non può che essere il Mezzogiorno perché la vera sfida da vincere per restituire al sistema Italia una rinnovata centralità nelle dinamiche economiche del Continente è quella della reale interconnessione tra i porti, dunque della logistica e della retro portualità.
Una sfida che si vince o si perde proprio nelle aree interne a ridosso della dorsale appenninica meridionale, proprio in quella macroarea che fa da cerniera tra Tirreno ed Adriatico, tra est e ovest, il cui epicentro coincide con Valle Ufita.

E’ opportuno evidenziare, infine che il cantiere RFI è già operativo e, che per far fronte alla spinta inflattiva e alla rimodulazione dei prezzi, non occorrerebbero più di 50 milioni di euro e che in questo caso non sono coinvolti Comuni, bensì RFI, allora diventa davvero difficile comprendere le ragioni di quello che sta accadendo. Ovvero è sin troppo facile.
Già in passato, inspiegabilmente, i referenti di RFI hanno manifestato scetticismo rispetto al progetto, anche a fronte di ritardi nella programmazione del Governo di concerto con la Regione, ma soprattutto nel silenzio colpevole di una rappresentanza politica ed istituzionale che a tutti i livelli si è dimostrata del tutto inadeguata a promuovere e difendere gli interessi dei territori, nonostante i reiterati appelli ad assumere una iniziativa comune sollecitata con forza della parti sociali e dalle istituzioni locali.
Inadeguatezza che tuttavia non può rappresentare un alibi, men che meno al cospetto delle nuove generazioni che avrebbero tutto il diritto di poter immaginare il proprio futuro qui.
Perché quello che forse non è chiaro a molti, è che il polo logistico di Valle Ufita rappresenta il tassello fondamentale intorno al quale la Campania interna può immaginare di recuperare una prospettiva di progresso per i prossimi decenni. Venuto meno quel tassello resterà solo il treno.
Considerato, altresì, che in data 21/03/2023 la Giunta della Regione Campania, in ottemperanza al documento “Verso un’Agenda Territoriale della Regione Campania” ha approvato con Delibera n. 148 gli indirizzi attuativi per la redazione del Masterplan Valle Ufita, in una ipotesi di perimetrazione coincidente con il perimetro dell’Area Vasta della Valle Ufita, lanciamo un appello accorato a tutti i livelli istituzionali, alla rappresentanza parlamentare eletta nelle province di Avellino e Benevento, ai consiglieri regionali tutti, al Presidente De Luca e alla sua Giunta, affinché s’intervenga immediatamente e in tutte le sedi per scongiurare lo stralcio del finanziamento per lo scalo merci di Valle Ufita dal PNRR e si provveda a blindare il progetto.
Non resteremo a lungo in attesa di adeguati riscontri. Siamo pronti a mettere in campo una mobilitazione senza precedenti a tutela del diritto al futuro di questi territori, a garanzia di un progetto vitale per l’intero Mezzogiorno.


Piattaforma logistica Valle Ufita. Il polo del freddo nella visualizzazione grafica dell’area industriale di Flumeri


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