Personale 118 dell’Asl aggredito a Solofra. Condanna dell’Azienda e dossier della Cisl

ANCORA VIOLENZA DURANTE IL PRIMO SOCCORSO IN IRPINIA. L'Azienda Sanitaria Locale condanna ogni forma di violenza e esprime piena solidarietà al medico donna e all'operatore del pronto soccorso colpiti. È il terzo caso in pochi giorni

Personale 118 dell’Asl aggredito a Solofra, dopo gli episodi dei giorni scorsi ad Avellino. Questa mattina è stata schiaffeggiata una donna medico e danneggiata l’ambulanza con un bastone. Un 44enne è stato identificato dai Carabinieri. L’Azienda Sanitaria Locale «esprime ancora una volta una ferma condanna verso ogni forma di violenza e piena solidarietà agli operatori del 118 coinvolti che hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche», si legge in una nota. «Si tratta di un comportamento assolutamente da condannare senza nessun tentativo di giustificazione che colpisce gli operatori sanitari ed offende tutta la società civile», afferma il Direttore dell’Emergenza territoriale CO 118, Rosaria Bruno. «Sarà intrapresa ogni azione volta ad evitare o scoraggiare tali episodi in futuro».

Ambulanze del Pronto Soccorso

CISL FP: PRONTO UN DOSSIER PER IL PREFETTO SULLA VIOLENZA SUBìTA DAGLI OPERATORI SANITARI. «Le aggressioni in provincia di Avellino nei confronti del personale del 118 e del pronto soccorso dell’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino non si contano più sulle dita di una mano. Questa vota, l’agguato si è consumato a Solofra ed è toccato proprio agli operatori del 118, autisti e infermieri. Lo stesso uomo che aveva bisogno di cure si è ribellato alla presenza dei soccorritori e li ha aggrediti con una spranga, colpendo dunque non solo le persone ma anche l’ambulanza che ha subito importanti danni», interviene Massimo Imparato Segretario Generale della Cisl Fp Irpinia Sannio. «Gli operatori non sono armati se non della loro professionalità e della loro moralità che li spinge ogni giorno ad impegnarsi per il prossimo, ma non possiamo permettere più che la storia continui a ripetersi. Ci rivolgeremo al Sindaco e Prefetto. A loro indirizzeremo un dossier in cui stiamo ricostruendo tutti gli atti di aggressione che si sono verificati negli ultimi tre anni, pandemia compresa, nei confronti del personale sanitario. Dalle nostre ricerche possiamo già dire che oltre il 70 per cento del personale aggredito è di sesso femminile e che nel 60 per cento dei casi a subire le aggressioni è il personale del pronto soccorso». Per Imparato, «in uno scenario da guerra civile vogliamo nel frattempo attivare quelli che possono essere i protocolli del territorio con una richiesta specifica al sindaco di Avellino affinché possa convocare con somma urgenza il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e una seconda richiesta da avanzare al Prefetto affinché possa aprire un tavolo sulla questione. Non possiamo e non vogliamo più che qualcuno si scagli contro chi ogni giorno svolge non solo una professione umanitaria ma che semplicemente si reca a lavoro. Il posto di lavoro dovrebbe restare uno dei luoghi dove sentirsi al sicuro e soprattutto tutelati. Non smetteremo mai di essere al fianco degli operatori sanitari valutando anche di costituirci parte civile nei processi che li vedono coinvolti».


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Atripalda, Azienda Sanitaria di Avellino, Mario Nicola Vittorio Ferrante, Pronto soccorso dell’AORN Moscati di Avellino, PSAUT di Atripalda, Rosaria Bruno


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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