La casa-bunker del boss Zagaria in demolizione davanti a Piantedosi e De Luca: ora serve lavoro

Il progetto è frutto di un’intesa tra il Ministero dell’Interno e la Regione Campania. Presenti il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il presidente Vincenzo De Luca, il sindaco Marcello De Rosa e il Prefetto Giuseppe Castaldo

La casa-bunker del boss Zagaria in demolizione davanti a Piantedosi e De Luca

A Casapesenna è iniziata la demolizione della casa-bunker dove era rifugiato il noto boss dei casalesi Michele Zagaria, catturato il 7 dicembre del 2011. Al via dei lavori erano presenti il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il presidente Vincenzo De Luca, il sindaco Marcello De Rosa e il Prefetto Giuseppe Castaldo. Presenti sul cantiere anche il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo e gli assessori regionali Bruno Discepolo (Governo del Territorio) e Mario Morcone (Sicurezza, legalità e immigrazione). Un lungo applauso dei presenti ha salutato l’inizio dei lavori di abbattimento da parte dei vigili del fuoco. Al posto dell’abitazione nascerà un parco pubblico

Vincenzo De Luca e il Presidente di Soresa Spa, Tommaso Casillo

IL PROGETTO FINANZIATO DAL VIMINALE. Il progetto, frutto di un’intesa tra il Ministero dell’Interno e la Regione Campania, che ha finanziato l’intervento, verrà portato ad esecuzione da unità specialistiche del corpo nazionale dei Vigili del fuoco, supportate dalla società in house Sma Campania.

INTESA STATO-REGIONE-ENTI LOCALI. L’intesa sulla demolizione della casa-bunker, sottoscritta in un protocollo, dà atto di una forte collaborazione tra Stato, Regione ed ente locale sul tema del ripristino della legalità.

ABBATTIMENTO DEL BUNKER A CASAPESENNA, DE LUCA: SIMBOLO DI RINASCITA DEL TERRITORIO. “Era indispensabile finanziare questa demolizione perché il Comune non aveva le risorse per farlo, quindi demoliamo a spese della Regione e portiamo a discarica il materiale di risulta: è una giornata simbolo per la Campania e per l’Italia – ha detto De Luca – Non è soltanto il fatto in sé, la demolizione del bunker, che è già importante, ma quest’episodio vuol dire simbolicamente che entriamo in un’altra stagione politica, in un’altra stagione di vita sociale nei nostri territori. La presenza della camorra è uno degli ostacoli anche allo sviluppo, dobbiamo saperlo e esserne consapevoli: avere un territorio sicuro significa avere maggiore capacità di attrarre investimenti, maggiore possibilità di creare lavoro”. Adesso – ha aggiunto il Presidente della Regione – non basta questo episodio simbolico. Lo sappiamo: dobbiamo lavorare. Dobbiamo continuare nell’azione di riqualificazione del territorio, favorire la crescita dello spirito civico dei cittadini, dobbiamo spiegare a tutti quanti che nella vita sociale ci sono diritti e ci sono doveri. Dobbiamo fare uno sforzo collettivo istituzioni, comuni e singoli cittadini per una rinascita di questi territori”.


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