Bonaccini ad Avellino, bagno di folla per il candidato alla guida del PD

Il Governatore dell'Emilia Romagna ha incontrato presso il Viva! Hotel i rappresentanti istituzionali, amministratori, iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico. Ad attenderlo anche il Presidente della Puglia Michele Emiliano

Il Governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, in corsa per guidare il PD, ha ricevuto un’accoglienza calorosa ad Avellino ieri pomeriggio presso il Viva! Hotel. L’appuntamento con il candidato alla segreteria nazionale rientra nell’ambito del Tour dei Cento Comuni promosso dal candidato segretario del Partito Democratico. All’incontro hanno partecipato rappresentanti istituzionali, amministratori, iscritti e simpatizzanti del partito irpino, ma non solo.   

Stefano Bonaccini

Per ascoltarlo sono giunti appositamente da Bari il Governatore della Puglia Michele Emiliano e, dalla Campania, il deputato Piero De Luca, vice presidente del gruppo Pd a Montecitorio, Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale.  Ai lavori, moderati dall’insegnante Leonardo Festa, con l’eurodeputata casertana Pina Picierno candidata come vice di Bonaccini, è intervenuto il deputato eletto nella circoscrizione esteri, Toni Ricciardi. Non c’era il Presidente della Provincia Rizieri Buonopane, invece. In platea erano presenti: il consigliere regionale Maurizio Petracca, Rosetta D’Amelio, Enzo De Luca, Umberto Del Basso De Caro, il segretario provinciale Nello Pizza, i vice segretar8 Adriana Guerriero, Giuseppe De Gugliemo, Vittorio Ciarcia, Alessandro Ciasullo, Anthony Acconcia amministratore dell’Air. Tra i tanti amministratori locali, il Sindaco di Solofra, Nicola Moretti. Bonaccini ha confermato il feeling ricambiato con il Governatore della Campania Vincenzo De Luca e ha incassato il sostegno della larga parte del PD irpino. Convince le rappresentanze politiche e istituzionali locali l’obiettivo di rilanciare i Democratici italiani come una forza popolare, attenta al mondo del lavoro e salda nei valori democratici costituzionali.

VIA LE CORRENTI. Con il sostegno del Sindaco di Firenze Dario Nardella, presidente della mozione, Stefano Bonaccini si presenta alle primarie del Partito Democratico per rifondare «senza correnti» e ridare una identità politica precisa al partito, recuperando la sua vocazione originaria. Raccogliendo adesioni tra i protagonisti della stagione del Renzi segretario e premier, il Governatore emiliano porta avanti il suo tour in 100 Comuni dove scandisce i temi della sua campagna per le primarie. Dal 10 dicembre a Bari è iniziato il cammino per l’Italia oltre i capoluoghi per far sentire rappresentati anche i piccoli centri che la politica ha dimenticato.

UN NUOVO CENTROSINISTRA. L’intento è evitare che i 5 Stelle a sinistra, e il Terzo polo al centro, possano rappresentare da soli i progressisti e i moderati, comprimendo lo spazio del Pd. Per il Governatore emiliano, il Pd nasce come partito di Centrosinistra, naturalmente posizionato entro uno spazio che il nuovo gruppo dirigente dovrà riprendersi. In questo contesto,  apre la corsa alle candidature e ai posizionamenti, chiamando a questa prova i vertici tradizionali del partito, da Dario Franceschini al centro, al fronte progressista a sinistra. Avvertendo che non intende riconoscere come interlocutori gli equilibri interni, le correnti, fa sapere di voler stabilire un rapporto diretto con gli iscritti, con i territori, dove la stagione congressuale costituente aperta dalla Assemblea dovrà propiziare – nelle intenzioni – una fase di rinnovamento. Bonaccini riapre il cantiere del Centrosinistra in antitesi con ciò che è seguito alla lunga e rovinosa fase post renziana, da Zingaretti a Letta. Non a caso, l’affondo doppio sulla mancanza di identità dell’attuale Pd e sulla conseguente difficoltà che i Democratici scontano nel comunicarla: «Un militante di Destra o del M5s impiega dieci secondi per spiegare una posizione, a noi a volte non bastano venti minuti per dire quello che siamo e vogliamo», ha detto annunciando di volersi candidare. La mossa di Bonaccini impone una accelerazione a tutti. I tempi serrati rendono perentorio compiere scelte a Roma, a Napoli come ad Avellino. Di seguito le tappe congressuali che porteranno entro la fine dell’inverno ai nuovi assetti del Pd in Italia e sui territori.

Ingresso alla sede nazionale del Partito Democratico a Roma

CANDIDATURE ALLE PRIMARIE ENTRO IL 27 GENNAIO 2023. Il calendario del Congresso del Pd (secondo la modifica allo Statuto sottoposta e approvata dall’Assemblea) prevede le candidature entro il 27 gennaio, con il dibattito sulle piattaforme in svolgimento entro il 12 febbraio e le primarie il 19 febbraio. La prima seduta della nuova Assemblea nazionale si terrà entro la settimana successiva. In queste ore si valuta la possibilità di un breve rinvio per evitare la sovrapposizione con le elezioni regionali. L’Assemblea del Pd ha approvato la modifica dello statuto con 553 favorevoli, 21 contrari e 36 astenuti (su 610 votanti). Giovedì prossimo la Direzione nazionale indicherà il Comitato e la Commissione per il Congresso.

IL PARTITO SI APRE ALLE ADESIONI DELLE ALTRE COMPONENTI ESTERNE. Le ‘disposizioni transitorie’ stabilite per il Congresso dettano le regole per l’annunciata apertura del partito all’esterno. Partecipano all’assise gli «iscritti al Partito democratico al 2021 che abbiano rinnovato l’adesione per l’anno 2022» e «i nuovi iscritti entro la data di celebrazione dei congressi locali».Si aggiungono «gli iscritti ai partiti e movimenti politici, alle associazioni e ai movimenti civici che con deliberazione dei propri organismi dirigenti aderiscano al processo costituente», quindi, anche «i cittadini che affermano la volontà di partecipare al processo costituente». In questo contesto di nuove regole, «i partecipanti al processo costituente acquisiscono lo status di iscritti al Partito nel momento in cui partecipano alle operazioni di voto nella prima fase congressuale» oppure «all’atto della presentazione o della sottoscrizione di candidature al congresso».

A GENNAIO 2023 IL MANIFESTO DEI VALORI E DEI PRINCIPI. La prima fase del percorso costituente dovrà concludersi entro il 22 gennaio 2023 «con l’approvazione del Manifesto dei valori e dei principi da parte dell’Assemblea costituente nazionale aperta agli aderenti al percorso costituente».


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