Il Centro Dorso chiede spazio per la biblioteca del Meridionalismo

L'ex vicesindaco Antonio Gengaro sollecita con l'associazione Controvento un intervento d'urgenza al Comune di Avellino a tutela del patrimonio storico e culturale «oggi esposto alle intemperie»

Il Centro Dorso chiede spazio ad Avellino per la biblioteca del Merdionalismo. Attraverso una nota diffusa da Antonio Gennaro, l’Associazione “Controvento” contesta le modalità con cui si sta trasferendo il Centro di ricerca Guido Dorso dal palazzo Victor Hugo alla nuova sede individuata presso il Casino del Principe.

Antonio Gengaro

Con lo storico fabbricato Victor Hugo, indisponibile per i lavori di ristrutturazione «…l’edificio ormai non ha più il tetto», scrive Gengaro. «Il preziosissimo materiale degli archivi – giustamente vincolato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – resta esposto alle intemperie, in attesa che gli uffici di Piazza del Popolo siano in grado di inviare alla Soprintendenza a Napoli la documentazione necessaria e quindi poter avviare lo spostamento». L’Associazione ricorda il valore dei libri e dei documenti oggi lasciati all’addiaccio: sono «le carte appartenute a Guido Dorso, Manlio Rossi-Doria, Carlo Muscetta e Federico Biondi».

Guido Dorso

«IL CENTRO DORSO CHIEDE SPAZIO AL COMUNE». Ma l’associazione chiede anche maggiore spazio, una volta completato il trasferimento. «Desta ulteriore preoccupazione, se possibile, la collocazione del Centro ‘Dorso’ all’interno del Casino del Principe», si legge.  Mentre il sindaco Gianluca Festa ha annunciato che nella struttura di Corso Umberto sarà ubicata anche la sede dell’Agenzia per il turismo dell’Area Vasta e quella della Fondazione Polo Terra, «nei locali designati per il Centro volumi e documenti di cui ci si è dotati in questi anni e arricchiti dalle donazioni private come quella della biblioteca privata di Federico Biondi avranno spazi assolutamente insufficienti e con un microclima non adatto ad accogliere materiale cartaceo». Quindi, «si riveleranno non idonei per la consultazione da parte degli studiosi, che continuano a ritenere la biblioteca del Centro di rilevante valore nazionale». Di qui la proposta. «Sarebbe opportuno cogliere l’occasione dei lavori alla Palazzina Victor Hugo e dell’inevitabile trasferimento del Centro Dorso per assicurare all’attività dell’istituzione culturale spazi più ampi e adeguatamente attrezzati che garantiscano la disposizione più razionale di libri e documenti e quindi la possibilità di usufruirne». Controvento chiede al Comune di ospitare il Centro nell’intero complesso del Casino del Principe. «In questo modo acquisirebbe un ruolo e una funzione importante nel contesto urbano, in coerenza con la dignità della sua storia, non prima di aver realizzato nell’edificio tutti gli interventi tecnici che rendano praticabile l’ipotesi di accogliere un patrimonio cartaceo di così importante qualità». Gengaro e Controvento concludono ricordando che il Comune è tra i fondatori del Centro Guido Dorso, «struttura nata per incentivare la riflessione e la ricerca sui temi del meridionalismo».


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