Per l’Alto Calore Servizi spa è arrivato il giorno della verifica conclusiva, che deciderà se potrà tagliare il traguardo del salvataggio. Prime adesioni in queste ore nell’udienza dei creditori, fissata oggi presso il Tribunale di Avellino, che deciderà le sorti del “Concordato pieno con continuità aziendale” n. 3 dichiarato nel luglio 2022. Si tratta della seconda udienza, convocata a distanza di un anno dalla prima fissata il 16 maggio 2023. Ma il cammino è ancora lungo. I commissari nominati dal Tribunale scioglieranno la riserva entro la fine del mese di maggio. Dopo il via libera dall’assemblea dell’azienda idrica, che il 27 luglio 2023 ha ratificato i provvedimenti finanziari collegati al bilancio, dopo la nomina del nuovo amministratore unico il 25 marzo scorso, l’avvocato avellinese Antonio Lenzi, in queste ore l’Ente Idrico Campano attende dal Tribunale di Avellino notizie sul piano di concordato. Negli uffici di corso Europa ha preparato l’assemblea l’avvocato avellinese Antonio Lenzi, eletto amministratore unico della società per azioni partecipata dai Comuni irpini e sanniti Alto Calore. Esperto di diritto fallimentare, ha superato ai voti il docente universitario napoletano Massimo Zeno. Il compito del nuovo rappresentante aziendale è completare il programma di risanamento, che da oggi 7 maggio è al vaglio dei creditori. Alla finestra c’è soprattutto Regione Campania, che ha affidato con riserva il servizio idrico integrato per la sola provincia di Avellino all’Alto Calore, con l’obiettivo di salvaguardare una gestione pubblica. In caso di liquidazione anticipata della spa idrica erede del consorzio interprovinciale, interverrà il Ministero, che non potrà far altro che indire una gara pubblica europea, aprendo la strada alla privatizzazione
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Alto Calore Servizi spa, domani l’udienza dei creditori sul concordato
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