A piccoli ma spediti passi l’Alto Calore Servizi spa avanza verso il traguardo del salvataggio. Dopo il via libera dall’assemblea dell’azienda idrica, che lo scorso 27 luglio ha ratificato i provvedimenti finanziari collegati al bilancio, in queste ore l’Ente Idrico Campano ha spianato la strada alla nuova fase.
L’Amministratore unico, Michelangelo Ciarcia, ha sottoposto ai vertici dell’EIC i documenti che certificano l’andamento del risanamento e la riorganizzazione aziendale, ottenendo il disco verde per la convenzione. Ente idrico e Alto Calore sanciranno la piena operatività dell’affidamento in provincia di Avellino del servizi idrico. In vista del concordato, che i creditori avalleranno definitivamente nel prossimo mese di settembre, si tratta dell’ultimo adempimento necessario a perfezionare il nuovo corso industriale della società erede dell’ex consorzio interprovinciale.
IL NUOVO CORSO. L’approvazione all’unanimità del bilancio, nel luglio scorso, ha sancito il cammino di una azienda idrica che riduce il suo bacino di utenza e le sue competenze, ma garantisce la sopravvivenza della gestione idrica pubblica. La scissione del ramo sannita ridimensiona l’azienda a guidare solo il servizio idrico integrato nella provincia di Avellino, ma permette di salvare dal fallimento la spa.
MONITO DELL’ALTO CALORE SUI BLACK OUT ELETTRICI. Soddisfatto il Presidente Michelangelo Ciarcia, che ora guarda con fiducia alle prossime scadenze. Il traguardo della stabilità raggiunta dall’alto Calore e dalla gestione idrica pubblica è stato salutato in occasione dell’assemblea con evidente soddisfazione anche dal presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, che ha ringraziato la Regione Campania. Buonopane ha auspicato che nella nuova stagione l’azienda si affidi ad un management di alto profilo. Il compito assegnato a Michelangelo Ciarcia dai soci cinque anni fa è stato raggiunto. Fondamentale la convergenza tra Regione Campania e territorio.
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