Un guanto robotico per riabilitare dita e mano. Innovazione al Moscati di Avellino e al Landolfi di Solofra

«TECNOLOGIA D’AVANGUARDIA PER UNA RIABILITAZIONE PERSONALIZZATA». L’Unità operativa di Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’Azienda ospedaliera avvia la formazione del personale e prepara il trasferimento del polo tecnologico riabilitativo

Un guanto robotico per riabilitare dita e mano. L’innovazione sarà presentata al Moscati di Avellino martedì prossimo, 27 settembre, quando sarà mostrato al personale di competenza e alla Direzione Strategica un dispositivo di riabilitazione avanzato. Nell’occasione si terrà una lezione teorico-pratica. L’Unità operativa di Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino avvia la formazione del personale, contestualmente all’approvvigionamento di apparecchiature elettromedicali di ultima generazione attraverso le quali rendere i trattamenti riabilitativi ancora più efficaci.

Un guanto robotico per riabilitare dita e mano. Innovazione al Moscati di Avellino e al Landolfi di Solofra

«TECNOLOGIA D’AVANGUARDIA PER UNA RIABILITAZIONE PERSONALIZZATA».  Il guanto robotico è in grado di mobilizzare le dita, di rilevare attraverso dei sensori le funzionalità attive della mano e di sostenere così il movimento dell’arto. Il paziente, inoltre, durante l’esercizio, è accompagnato dalla visualizzazione su un monitor dei movimenti con animazione 3D, da effetti sonori e da una guida vocale.

IL GUANTO ROBOTICO È DESTINATO A PERSONE CON DEFICIT DI MOVIMENTO DELLE BRACCIA E DELLE MANI. «La riabilitazione robotica e con tecnologie avanzate risulta particolarmente utile a persone con problemi del cammino, disturbi dell’equilibrio e con difficoltà e deficit nei movimenti delle braccia e delle mani», spiega Giovanni Panariello, Direttore dell’Unità operativa di Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’Azienda Moscati. «Ogni dispositivo robotico può essere adattato alle esigenze del singolo paziente».

«L’INNOVAZIONE SI TRASFERISCE A SOLOFRA CON L’UNITÀ OPERATIVA NEL NUOVO POLO TECNOLOGICO». La dotazione di apparecchiature valutative e riabilitative a elevato livello tecnologico e la formazione del personale sono azioni avviate in vista del prossimo trasferimento dell’Unità operativa al plesso ospedaliero di Solofra, spiega il Direttore Generale dell’Azienda Moscati, Renato Pizzuti. Al Landolfi «sarà realizzato anche un vero e proprio polo tecnologico riabilitativo all’interno dell’Unità operativa dedicata: una sorta di palestra robotica per aumentare l’intensità e la qualità dei trattamenti e mettere a punto protocolli di recupero personalizzati. Il futuro della sanità – conclude il manager – vede al primo posto l’innovazione e il digitale ed è perciò importante dotare un’Azienda di Rilievo Nazionale come il Moscati di nuove tecnologie e attrezzature sanitarie di ultima generazione, per migliorare l’offerta di assistenza con terapie d’avanguardia».


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