In Campania soldi a famiglie e imprese per contenere il caro bollette, accedere agli affitti sul mercato e ottenere svariate tipologie di contributi. La Regione investe 400 milioni di euro subito.
IL PIANO SOCIO ECONOMICO, 400 MILIONI PER FAMIGLIE E IMPRESE. Il Presidente Vincenzo De Luca questa mattina, nel corso di una conferenza stampa nella sala De Sanctis di Palazzo Santa Lucia, ha presentato le nuove misure varate dalla Regione Campania a sostegno di famiglie e imprese. “Due anni fa, in piena pandemia – ha spiegato De Luca – abbiamo approvato un piano socio-economico del valore di 1 miliardo e 20 milioni di euro. Oggi facciamo la stessa operazione: variamo un piano di aiuti alle famiglie e alle imprese di 400 milioni di euro, il massimo sforzo che possiamo fare in questo momento”, ha spiegato, sottolineando nel dettaglio il piano che punta in Campania a dare soldi a famiglie e imprese in questo momento difficile.
IL PIANO
Gli aiuti consistono in:
- – un voucher ulteriore alle famiglie per gli asili nido;
- – un contributo, fino a 500 euro, per l’attività sportiva delle ragazze e dei ragazzi;
- – blocco delle bollette dell’acqua (la Regione si fa carico dei costi della depurazione che si sarebbero scaricati sulle famiglie);
- – contributi alle aziende per la realizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabili;
- – un contributo del 30% alle aziende per gli aumenti delle bollette superiori a 5mila euro;
- – sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli.
Tutto questo si aggiunge a misure che sono già in atto:
- – trasporto gratuito per gli studenti fino a 26 anni (unica Regione d’Italia);
- – borse di studio per le ragazze e i ragazzi con innalzamento della soglia di reddito Isee;
- – contributo fitti per le abitazioni fino a 1.000 euro per oltre 70.000 famiglie.
“ORA TOCCA AL GOVERNO”. “Abbiamo fatto come Regione Campania uno sforzo enorme – ha concluso il Presidente – Ci auguriamo adesso che Governo e Parlamento, avendo più risorse a disposizione, decidano in fretta le ulteriori misure perché le famiglie non ce la fanno più”.
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