Lo spettacolo Alice in Wonderland al Teatro Gesualdo di Avellino ha riacceso il palcoscenico del Comunale con la danza della Loreto Academy di Mercogliano. Diretta dal Maestro Carmine Pagano, l’Academy è tornata in scena dopo quattro anni, nei giorni dedicati alla Festa della Musica. Al Comunale è stato proposto un saggio di danza dinamico ed entusiasmante, che ha spaziato dal balletto classico alla danza moderna fino ad arrivare alla new entry della ginnastica ritmica.
Fondata nel 2015, la Loreto Accademy è la prima scuola di danza nata in un’abbazia religiosa in Italia. Il progetto è scaturito dalla collaborazione tra l’abate di Montevergine e Assisi, Sua Ecc. Riccardo Luca Guariglia e il Maestro Carmine Pagano. L’accademia è collocata all’interno del Palazzo Abbaziale di Loreto di Mercogliano. Il Presidente è il Padre Priore Andrea Davide Cardin. «Non è stato semplice ma siamo tornati sul palco, dopo quattro anni di assenza. La fede e la cultura ci hanno guidato fin qui , siamo pronti per continuare la nostra esperienza», ha affermato il padre priore. «Dalla danza classica alle discipline moderne, dall’hip hop alle nobili Danze ottocentesche la Loreto Academy abbraccia a 360 gradi tutto il mondo della formazione artistica e culturale. La comunità monastica benedettina risulta essere sempre più punto di riferimento per i giovani ed i cittadini, soprattutto delle zone interne spesso penalizzate». Commosso anche l’Abate di Montevergine e Assisi Riccardo Luca Guariglia: «Il nostro è un polo di eccellenza per la danza e ha l’obiettivo di formare le nuove generazioni nella propria terra, creare aggregazione distraendo i giovani da manovalanza criminale e mal di vivere», ha spiegato l’Abate.
L’evento ha consentito al Teatro Carlo Gesualdo l’opportunità di catalizzare l’attenzione del pubblico e della città, dopo anni di sostanziale inattività, in parte dovuta alla prolungata emergenza sanitaria. Il direttore artistico della Loreto Academy, M. Carmine Pagano, confessa l’emozione ma anche la soddisfazione «per la messa in scena di questo spettacolo conclusivo dell’anno accademico 2021/2022 che, come il precedente, non è stato semplice ma ha segnato la ripresa delle attività della nostra Accademia», spiega. «Dal balletto classico allo studio della lingua inglese, tutte le nostre discipline hanno il loro spazio all’interno dello spettacolo. Per troppo tempo il Covid-19 ci ha costretto a tenere i riflettori spenti, oscurando quanto lavoro e dedizione c’è dietro la nostra Accademia e tutto il suo staff».
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