Ultimo appello di Spagnuolo agli atripaldesi: non fermate il cambiamento

«VOGLIAMO GOVERNARE IL FUTURO, NON TORNATE INDIETRO». Il candidato sindaco con la lista Atripalda Futura ha chiuso la campagna elettorale in piazza Umberto I con un monito

«Non fermate il cambiamento» è l’ultimo appello di Spagnuolo agli atripaldesi, lanciato dal palco di Piazza Umberto I ad Atripalda in tarda serata, prima della giornata dedicata al silenzio. Il primo cittadino uscente, Giuseppe Spagnuolo, candidato sindaco con la lista Atripalda Futura, ha chiesto agli elettori di rinnovare fiducia al suo progetto, in occasione dell’appuntamento di chiusura della campagna elettorale valida per le Amministrative di domenica, 12 giugno.


VOGLIAMO GOVERNARE IL FUTURO, NON TORNATE INDIETRO

Ultimo appello di Giuseppe Spagnuolo agli atripaldesi alla vigilia del voto

Ultimo appello di Spagnuolo agli atripaldesi: non fermate il cambiamento

Ai cittadini di Atripalda chiedo uno sforzo di memoria: ricordatevi cos’era Atripalda cinque anni fa e vedete cos’è oggi. Ricordatevi le polemiche, la litigiosità, l’inconcludenza di quell’amministrazione guidata da chi oggi si ricandida a comandare la città. Perché noi vogliamo governare, ma loro vogliono comandare. Dare un voto non è solo attribuire consenso ad un amico che ve l’ha chiesto, è scegliere il proprio futuro. In queste ore, perciò, riflettete e pensate a cosa sono stati in grado di fare loro e cosa siamo stati in grado di fare noi. Da questa campagna elettorale non abbiamo capito cosa vogliono fare per la città perché, mentre noi parlavamo e spiegavamo, loro arrostivano le salsicce… Si è capito solo che vogliono mettere un po’ di amici a far finta di lavorare con una società partecipata che servirebbe solo a creare un altro buco finanziario. Inoltre, mi dispiace dirlo ai nostri competitor, ma i vostri programmi sono pieni di cose che abbiamo già fatto e realizzato. Perché noi in questi anni abbiamo lavorato e vogliamo continuare a farlo. Chi abbiamo di fronte oggi ha sancito incontrovertibilmente il suo modo di fare amministrazione, in occasione del consiglio comunale, l’ultimo, nel quale si discuteva di un atto fondamentale, il rendiconto. Non sono venuti in consiglio comunale. Avevano il dovere di stare in aula per controllare, anche per contestare, ma hanno preferito la fuga. Sono fuggiti, chissà in quale bar. E’ giusto che i cittadini sappiano che se accordi il tuo voto ad una persona che poi in consiglio comunale non va e non ti rappresenta, quel voto è buttato. E in questi anni spesso sono scappati. Spesso non hanno saputo assumere una posizione e spesso hanno dimostrato di non saper leggere nemmeno le carte. Eppure oggi si ripresentano. Agli atripaldesi dico, perciò, di aprire bene gli occhi perché in questi cinque anni abbiamo dovuto faticare non poco per recuperare ai loro guasti. Ma abbiamo anche saputo, nonostante questa eredità pesantissima, progettare e guardare al futuro. Il rendiconto che loro non hanno nemmeno voluto contrastare venendo in aula certifica il cambiamento, mostra il cambio di passo. Dico solo un dato: loro sono andati avanti grazie alle anticipazioni di cassa. Noi sono due anni che non vi facciamo ricorso, che paghiamo con i soldi nostri. Abbiamo ridotto drasticamente i tempi di liquidazione delle fatture, i nostri fornitori vengono pagati regolarmente. Sono dati tangibili, questi. Sono cose che non hanno nemmeno voluto ascoltare in aula. Così come noi non abbiamo ascoltato da parte loro nemmeno lo straccio di un’idea in questa campagna elettorale. Ecco perché Atripalda non potrà dare loro nuovamente fiducia. Ecco perché bisogna sostenere la nostra lista, quella Atripalda futura che guarda con serenità e con ottimismo all’avvenire.


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