Screening anti-Covid a Montemiletto, Gruppo Art.54: troppa confusione

La nota dei consiglieri comunali Antonio Capobianco, Chiara Frusciante, Diana Sarro, Fabio Annecchiarico

I consiglieri comunali Antonio Capobianco, Chiara Frusciante, Diana Sarro, Fabio Annecchiarico del Gruppo consiliare ART.54 intervengono per segnalare confusione durante lo screening anti-Covid a Montemiletto. Apprezzando l’iniziativa chiesta dal Comune e realizzata dall’Asl di Avellino, criticano la scarsa comunicazione delle modalità di accesso allo screening anti-Covid organizzato a Montemiletto con la modalità ‘drive in’, evento che ha richiamato l’attenzione di centinaia di persone, spiegano. Di seguito il testo della nota.


Confusione durante lo screening anti-Covid con il Drive in a Montemiletto

Nota dei consiglieri comunali Antonio Capobianco, Chiara Frusciante, Diana Sarro, Fabio Annecchiarico | Gruppo consiliare ART.54 Comune di Montemiletto

Montemiletto, Porta del Centro storico

Come gruppo consiliare ART.54 non possiamo che commentare in modo negativo quanto accaduto questa mattina al drive-in effettuato dall’ASL nel Comune di Montemiletto presso il parcheggio adiacente al cimitero. È bene ripercorrere quanto accaduto nell’ultima settimana. Il 3 gennaio appare su svariate testate giornalistiche una nota a firma del Sindaco Minichiello con la quale si richiedeva uno screening territoriale sulla popolazione con tamponi da effettuarsi in modalità drive-in per valutare la presenza di cluster circoscritti. Fino a questo punto tutto condivisibile, in quanto l’interesse comune va tutelato con ogni mezzo. Nella serata di ieri sera sono iniziate a rincorrersi notizie, a mezzo social, sul drive-in che si sarebbe dovuto tenere questa mattina. Tanto è vero che alcuni medici locali, avendo appreso la notizia, ritenendo l’iniziativa un’opportunità di prevenzione, hanno contattato i propri pazienti e divulgato la notizia a mezzo social per darne massima diffusione. La sera stessa circola uno pseudo avviso, del quale non si conosce la fonte, con il quale si invitano a presentarsi al drive-in i cittadini residenti che non sono casi di positività già accertata e/o contatti in quarantena. Queste informazioni nonostante siano diventate di dominio pubblico nell’arco di poche ore, non sono state nè smentite nè confermate dal Sindaco. Probabilmente ha perso talmente tanto il contatto con i cittadini che nessuno lo ha avvisato in qualità di massima Autorità Sanitaria sul Territorio del rincorrersi di tali informazioni che, se non opportunamente filtrate, potevano (come poi di fatto è accaduto) generare confusione.

Il simbolo di Montemiletto, lo splendido Castello della Leonessa

Arriviamo a stamattina quando centinaia di cittadini si sono presentati puntuali al drive-in, molti dei quali sono stati invitati ad andare via o ad aspettare nel caso fosse restato qualche tampone perché non presenti in un pseudo elenco in quanto non prenotatisi. Giustamente gli ignari concittadini si sono chiesti: dove bisognava prenotarsi? A quale  numero telefonare? Dove sono le istituzioni? Non si è fatta attendere la risposta della pagina facebook “Amministrazione Comunale di Montemiletto”, con la quale ci saremmo aspettati, con molta umiltà, delle scuse ai cittadini di Montemiletto per il disagio avuto al drive-in derivato dalla mancanza di informazioni chiare o di eventuali smentite. Inoltre è stato affermato: “… vi è stato chi, approfittando del momento e della questione per avere un minimo di visibilità, ha solo SCIACALLATO e saputo GIOCARE sulla pelle dei cittadini in un momento di timore, pubblicando e condividendo avvisi, mai pubblicati né dal Comune e né dall’ASL, per fare confusione e BOICOTTARE… “se questo è vero la invitiamo a denunciare l ‘accaduto. Al di là dell’accaduto, ringraziamo l’ASL di Avellino che da due anni cerca di far fronte a questa emergenza sanitaria e l’ANPAS di Montemiletto e tutto il personale comunale che si è adoperato per lo svolgimento del drive-in. Alla vicenda tamponi, si è aggiunta un’ordinanza del Sindaco con la quale ha inteso sospendere l’attività didattica in presenza fino al 22 gennaio. Non sappiamo in che modo e sulla base di quali valutazioni è giunto a questa conclusione, considerato che l’orientamento nazionale è completamente diverso, mentre a livello regionale si è andati verso una chiusura parziale delle scuole, ma nel momento in cui il sindaco ha preso la sua decisione nulla era ufficiale. Posto che, quindi, nessun provvedimento nazionale o regionale avrebbe previsto la chiusura delle scuole, tale decisione poteva essere una misura di contenimento del contagio, ma  crediamo che andava presa sulla base di una valutazione più generale e soprattutto non prima di aver posto in essere altre misure di contenimento. I contagi a Montemiletto, infatti, sono in aumento già da alcune settimane, ma non si è avuta nessuna ordinanza da parte del Sindaco per contenere questa rapida diffusione del virus. Tale aumento inoltre si è avuto a ridosso delle vacanze natalizie quando le attività didattiche erano sospese. Chiudere le scuole non è di per sé una decisione giusta o sbagliata, ma ci sembra una decisione affrettata perché è evidente che sia stata presa senza fare alcuna valutazione generale e soprattutto perché nulla è stato fatto per ridurre i contagi da altri punti di vista.


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