Diffusione di immagini sessuali e persecuzione, divieto di avvicinamento per un 54enne di Ariano

Gli agenti del locale Commissariato hanno eseguito un'ordinanza cautelare del Gip di Benevento. L'uomo è accusato di aver minacciato di morte una donna

Accusato di diffusione di immagini sessuali e persecuzione, ad un 54enne di Ariano Irpino è stato vietato un divieto di avvicinamento ad una donna. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Benevento nei confronti dell’uomo, al termine di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento.

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Gli agenti del locale Commissariato P.S. hanno eseguito l’ordinanza cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa con divieto di comunicare con quest’ultima mediante qualsiasi mezzo. È indagato per atti persecutori (art. 612 bis c.p.), diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (art. 612 ter c.p.).

UN ANNO DI INDAGINI. Le indagini sono state avviate nel dicembre 2020. Secondo quanto riferisce la Procura di Benevento, hanno consentito di accertare gravi indizi circa la sistematica attività di persecuzione perpetrata nei confronti di una donna ucraina e del proprio compagno convivente, sfociati addirittura in un’aggressione fisica. Non accettando la decisione della donna di interrompere la loro relazione sentimentale, il 54enne avrebbe diffuso tramite l’uso di un canale social e senza il consenso della donna, le immagini a contenuto sessualmente esplicito, destinate a rimanere private.

Procura della Repubblica di Benevento

Inoltre, sostengono gli inquirenti, avrebbe reiteratamente minacciato e molestato la coppia, con appostamenti e ripetuti passaggi presso l’abitazione della persona offesa, formulando specifiche minacce di morte, nonché gesti significativi che facevano capire alla donna che le avrebbero sparato o tagliato la testa. Il G.I.P. presso il Tribunale di Benevento ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari a carico dell’indagato, accogliendo la richiesta della Procura di applicazione della misura del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa.

 

 

 

 

 

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