Un appello al Prefetto di Avellino è stato lanciato dalla Filca Cisl per un Protocollo d’intesa che garantisca sicurezza e contratti regolari nei cantieri. Il segretario Giovanni Lo Russo interviene partendo dai dati sugli incidenti registrati in Italia nell’anno in corso. Secondo l’Inail la mortalità è in crescita, con una stima del 40% in più nel 2021. Per questo, al di là della distribuzione territoriale di incidenti e lutti, il sindacato chiede al Prefetto un impegno diretto «sulla sicurezza e contrasto al lavoro nero ed elusione del giusto contratto di lavoro». Di seguito la lettera.


Sicurezza e contratti regolari nei cantieri in Irpinia, serve un protocollo

dI Giovanni Lo Russo | Filca Cisl Avellino

Giovanni Lo Russo della Filca Cisl

I dati dell’Inail riferiti all’anno 2021 per denunce di infortunio con esito mortale in Campania, nel periodo Gennaio – Giugno, contano 56 decessi. con 72 morti nell’anno 2020. Un incremento annuale stimato non inferiore al 40%. La ripresa economica e in particolare nel settore della costruzioni in provincia di Avellino desta preoccupazione sul fronte degli infortuni. L’ultima morte si è registrata a Benevento per una caduta da un cestello in un cantiere edile. La ripresa di più cantieri in ordine alla ristrutturazione di condomini incentivata da misure quali superbonus 110%, ma soprattutto grandi lavori che insistono nella provincia di Avellino per opere stradali e ferroviarie, l’AC Napoli-Bari, stazione Hirpinia e tutte le opere a contorno per collegamento e logistica, sta implicando un forte flusso di maestranze, soprattutto impegnate per lavorazioni particolarmente impegnative che richiedono un costante e alto livello di attenzione. Con l’entrata in vigore del superbonus 110% in provincia di Avellino vi è un saldo positivo di 55 nuove imprese nel settore delle costruzioni e un 425mila ore di lavoro in più. Dunque un incremento occupazionale per far fronte alle richieste di mercato.

«IN PROVINCIA DI AVELLINO NON SI SONO REGISTRATI IN QUESTI ULTIMI MESI INFORTUNI GRAVI». Anche se nella provincia di Avellino non si sono registrati infortuni gravi, è opportuno che la vigilanza e la sorveglianza dei cantieri, soprattutto quelli piccoli, sia alta. Quando saranno in regime produttivo pieno le lavorazioni che insistono sui grandi assi ferroviari e stradali è opportuno che l’applicazione dei protocolli per la sorveglianza e il monitoraggio dei flussi di manodopera impiegata sia attenta e sistematica, in ordine al rispetto tanto della sicurezza che della legalità.

Il Palazzo di Governo al corso Vittorio Emanuele II ad Avellino

«COLLEGARE ORGANI ISPETTIVI, ISTITUTI E FORZE DELL’ORDINE». Gli organi ispettivi, dovranno insieme ad altri enti quali Asl, Inail, Inps e Forze dell’Odine trovare, come in passato era per il comitato CLES anche con il coinvolgimento fattivo della Cassa Edile e del Centro Formazione e Sicurezza di Avellino, trovare forme simili di coordinamento, controllo, prevenzione e repressione sui luoghi di lavoro in tema di contratto, sicurezza e contribuzione normativa dei lavoratori, al fine di rendere questo nuova ripresa del lavoro come lavoro regolare e sicuro. Presso la prefettura di Avellino non esiste un protocollo sulla legalità, sul lavoro nero e sicurezza nel settore delle costruzioni né un osservatorio sugli appalti e sul dumping contrattuale. L’appello al Prefetto che in linea con le altre prefetture campane, si faccia promotrice, insieme agli enti preposti al controllo e alle associazioni di categoria, ad una azione in questo senso perchè Avellino e la sua provincia vorranno affrancarsi dai foschi primati per numero di infortuni e morti sul lavoro.


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